«Noi, ricusati da 14 medici di base»

Anna e Gianfranco, tante malattie e la guerra quotidiana contro la burocrazia sanitaria

venerdì 11 agosto 2017

REPUBBLICA BARI - PALMINA FARDELLI " PUTIGNANO. Anna e Gianfranco. Anni di convivenza sfociati in un matrimonio civile. Due vite difficili, segnate da un destino che sembra non dare loro tregua. Anni di dolori e tanti sacrifici. Lui, Gianfranco Santi ha 59 anni ed è perseguitato da severe patologie: broncopolmonite cronica con catetere permanente e persistenza d'infezioni, cardiopatia schematica cronica, coronaropatia ostruttiva monovasale, sindrome delle apnee, ipertensione arteriosa. È reduce da due recenti interventi chirurgici, vive allettato con l'aiuto dell'ossigeno. Una psoriasi non gli dà tregua e necessita di un ricovero nella clinica di Dermatologia. Ha bisogno di continui controlli. Anna, sua moglie ha 45 anni, è soggetta a crisi epilettiche ed è costretta a prendere tanti farmaci. Vivono al pianterreno di una casa exlacpdi40me-truquadri nel quartiere satellite di S. Pietro Piturno a 6 chilomteri da Putignano. Non è il massimo per Anna che non guida e che quasi ogni giorno ha bisogno di raggiungere il centro urbano, con l'impegno principale di procurarsi le medicine per sé e per Gianfranco, richiedere visite specialistiche e controlli che necessitano di trasferimenti in ambulanza a Bari. Un calvario senza fine che può far diventare invadente e petulante chiunque. Per vivere, devono contare su 259 euro di pensione sociale che spetta a ciascuno. I due sono seguiti dai Servizi Sociali, con gli aiuti che un assessorato può erogare. Con l'assistenza domiciliare integrata, una signora fa le pulizie di casa, ma Anna preferisce delegarla al rifornimento di medicine vista la sua impossibilità, con questo caldo africano, a prendere l'autobus. La coppia ha raggiunto un record particolare. È stata ricusata in questi ultimi tempi da ben 14 medici di base! Sono diventati tutti insofferenti alla famiglia Santi? Può essere stato determinante il passa-parola fra colleghi? Per Anna «non è data ormai sufficiente attenzione alle nostre richieste che possono essere farmaci, visite, ausili protesici». La coppia, molto spesso, con poca dimestichezza nei meccanismi della assistenza sanitaria, vorrebbe subito esaudite le richieste. Ma non è sempre facile per quanto riguarda le richieste specialistiche, soggette a continui controlli dalla Asl. Intanto Anna è stata raggiunta il 4 luglio scorso da una lettera della Asl che la invitava a recarsi al Distretto per la scelta di un nuovo medico. Il 27 luglio Anna sceglie lo studio associato di medici, nella persona del dottor Caruso che rientrerà dalle ferie il 16 agosto. I farmaci sono regolarmente prescritti, ma non la richiesta di esami di controllo specifici per il marito. Le segretarie addette non sono autorizzate. Deve ritornare e parlare con il dottor Parziale. Cosa che Anna non fa. Alla richiesta di spiegazioni il dottor Parziale, componente di uno studio che si occupa in totale di diecimila pazienti, risponde: «Mi trovo per la prima volta a fronteggiare un'accusa assurda e inesistente. Al momento nessuno pensa di ricusarla, aspettiamo il dottor Caruso, ma questo non ci impedisce di erogare nel frattempo i farmaci richiesti, non mandiamo nessuno alla deriva». Abbiamo contattato la dottoressa Angela Renga, medico di unità operativa facente funzioni al Distretto sociosanitario. Contrariamente a quanto poteva apparire, aveva già preso a cuore la situazione di Anna e Gianfranco perché aveva avuto «la percezione di quanto si sentissero soli e abbandonati. Stavo predisponendo l'accelerazione della pratica per fornire al marito la sedia a rotelle elettrica, già prescritta dal fisiatra e di cui ho il preventivo. Avevo pensato anche a un suo ricovero in una struttura specializzata perché ha bisogno di un'assistenza H24, ma lui ha rifiutato: preferisce, e posso capirlo, restare a casa. Purtroppo le tante regole sanitarie impongono protocolli severissimi e tempi tecnici necessari e non tutti i pazienti hanno recepito queste nuove regole che molti ignorano». Per Anna e Gianfranco si apre forse un nuovo spiraglio al loro calvario giornaliero.