Cambia il vertice, Melli al posto di Colasanto

Da domani l'Asl verrà retta dalla direttrice sanitaria Silvana Melli

domenica 10 novembre 2013

(Corriere del Mezzogiorno)

Dopo la sospensione del direttore generale Domenico Colasanto, la direzione dell'Asl Bari passa di mano. Almeno per i 60 giorni di congelamento («salvo ulteriori determinazioni») decisi dal governatore Nichi Vendola. Da domani l'Asl verrà retta dalla direttrice sanitaria Silvana Melli: toccherà a lei perché più «anziana» del direttore amministrativo Massimo Mancini.

Colasanto è accusato di aver costretto il medico Alberto Gallo a modificare a posteriori il Dvr (Documento di valutazione rischi) relativo al centro di salute mentale nel quale fu uccisa da un paziente la psichiatra Paola Labriola. Domani, inoltre, sarà avviato il procedimento disciplinare contro altri due colleghi di Gallo - Baldassare Lucarelli e Pasquale Nicola Bianco - anch'essi accusati di falso: avrebbero alterato i Dvr di altre strutture sanitarie.

Il pm Baldo Pisani ha chiesto che venga eseguito l'incidente probatorio per cristallizzare le dichiarazioni di Gallo e metterle a confronto con quelle degli altri indagati. Intanto, proseguono anche le indagini per individuare il movente dell'assassinio di Paola Labriola. Nei giorni scorsi Filippo Castellaneta, l'avvocato dell'uomo accusato dell'assassinio di Labriola, Vincenzo Poliseno, ha chiesto al giudice che vengano dissequestrati i 1200 euro che furono trovati dalla squadra mobile nei pantaloni del killer.

Il pubblico ministero, però, ha dato parere negativo, sostenendo che quel danaro è ancora oggetto di indagini. Secondo il magistrato inquirente quei 1200 euro nascondono il movente dell'omicidio. Non viene escluso che Poliseno abbia pensato di offrire quei soldi alla psichiatra in cambio di un certificato che gli facesse ottenere un sussidio e che, incassato il netto rifiuto da parte della dottoressa Labriola, l'abbia aggredita, colpendola con oltre 50 coltellate. F. Str. V. Dam.

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