Disabili, nuovo calcolo dell'Isee

A partire dal 29 maggio prestazioni escluse dal reddito

mercoledì 27 luglio 2016

ITALIA OGGI: Via libera al nuovo calcolo dell'Isee per famiglie con disabili. Indennità di accompagnamento, pensioni e altre prestazioni percepite per effetto della disabilità non vengono più incluse nella voce di reddito a partire dalle certificazioni emesse dall'Inps dal 29 maggio. Per quelle emesse prima (dal 1° gennaio al 28 maggio) l'Inps sta ricalcolando gli Isee, ma l'operazione terminerà entro il prossimo 10 settembre. Di conseguenza, chi avesse bisogno prima dell'Isee aggiornato dovrà preoccuparsi di verificare se l'Inps l'ha aggiornato e, in caso di esito negativo, fare una nuova domanda. Lo spiega, tra l'altro, lo stesso istituto di previdenza nella circolare n. 137 del 25 luglio. La disciplina è transitoria. Le nuove regole sono previste dall'art. 2-sexies della legge n. 89/2016, di conversione del di n. 42/2016 (di scuola), che ha recepito le sentenze del Consiglio di Stato che hanno annullato, in parte, l'art. 4 del dpcm n. 159/2013 (regolamento Isee) relativo alla disciplina dei disabili. Le nuove regole, che hanno comportato un aggiornamento del modello e delle relative istruzioni per mezzo del decreto n. 146/2016 (si veda ItaliaOg-gi del 2 giugno) resteranno in vigore fino a 45 giorni dopo la pubblicazione di un nuovo decreto che dovrà modificare il regolamento di disciplina (il citato dpcm n. 159/2013). Le novità. Una prima novità concerne l'esclusione dal reddito dei trattamenti percepiti in ragione di una condizione di disabilità. Si tratta, in particolare, dei trattamenti assistenziali, previdenziali, indennitari (incluse carte di debito), a qualunque titolo erogati da amministrazioni pubbliche, laddove non siano già inclusi nel reddito complessivo ai fini Irpef. Pertanto, questi trattamenti quali, ad esempio, indennità di accompagnamento, pensioni d'invalidità, indennità frequenza, indennità di comunicazione, non saranno più rilevati in automatico dagli archivi dell'Inps né andranno più indicati nella Dsu (dichiarazione sostitutiva unica, cioè la domanda di Isee). L'esclusione, precisa l'Inps, opera se i trattamenti sono percepiti per ragioni della condizione di disabilità; se percepiti per altre ragioni (ad esempio carta acquisiti ordinaria, contributo affitto, assegno di maternità base e assegno per il nucleo familiare con almeno tre figli minori concessi dai Comuni ecc.), restano inclusi nel reddito. Una seconda novità concerne la previsione di una maggiorazione del parametro della «scala di equiva- lenza» (sono valori prefissati dalla legge in base alla composizione del nucleo familiare) in sostituzione di spese e franchigie per persone con disabilità. In particolare, dal reddito del nucleo familiare non sono più sottratte: le spese per servizi di colf e badanti, sia sostenute direttamente sia acquisiti presso enti fornitori; la retta per ospitalità alberghiera; le franchigie previste per ogni componente disabile medio, grave o non autosufficiente. In sostituzione, per ogni componente il nucleo con disabilità media, grave o non autosufficiente, si applica una maggiorazione dello 0,5 al parametro della scala di equivalenza. Dal 29 maggio. L'Inps ha modificato la procedura di calcolo dell'Isee con effetto dagli attestati emessi dal 29 maggio. Per quelli emessi a nuclei familiari con persone con disabilità o non autosufficienti nel periodo dal 1° gennaio 2016 al 28 maggio, l'Inps procederà al ricalcolo d'ufficio prevedendo di terminare (il ricalcolo avverrà in ordine cronologico in base della data di presentazione della Dsu) entro il prossimo 10 settembre. Nel frattempo, per evitare di perdere prestazioni (per esempio se la domanda scade prima), è possibile presentare una nuova Dsu per ricevere un Isee calcolato in base alle nuove regole