Cure transfrontaliere, in GU la lista delle 94 prestazioni con autorizzazione preventiva

L'autorizzazione preventiva «è limitata alle prestazioni soggette ad esigenze di pianificazione»

mercoledì 23 maggio 2018

Sole24 Ore Sanità

Non solo il ricovero di almeno una notte, ma anche le cure in day surgery e le prestazioni di chirurgia ambulatoriale, terapeutiche e di diagnostica strumentale inserite nell'allegato sull'assistenza specialistica contenuto nei "nuovi" Lea. Questa la gamma dell'offerta sanitaria che, per poter essere fruita da un paziente all'estero, avrà bisogno di autorizzazione preventiva. È quanto dispone il Regolamento in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera soggetta ad autorizzazione preventiva, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 22 maggio, in vigore il 6 giugno prossimo.

Dalle biopsie al drenaggio percutaneo addominale, dalla Tac alla densitometria ossea: sono 94 le prestazioni da pre-autorizzare, e in ogni caso l'elenco è soggetto ad aggiornamento costante. Il criterio è quello indicato dalla "direttiva madre", la 2011/24/Ue e poi declinato dal Dlgs 38/2014, che l'ha attuata: l'autorizzazione preventiva «è limitata alle prestazioni soggette ad esigenze di pianificazione» che hanno a che fare con criteri quali la garanzia di una gamma equilibrata di prestazioni ma anche il controllo dei costi e l'altolà a sprechi di risorse finanziarie, tecniche e umane. Inevitabile che si tenesse conto, con i nuovi Lea nel frattempo intervenuti a ridefinire il perimetro delle cure in ambito Ssn, dell'offerta traghettata sulla day surgery e del nuovo elenco della specialistica ambulatoriale.