Test medicina, calo degli iscritti per caos ricorsi e scelta dell'estero

Calano le iscrizioni: il 5,6% in meno rispetto allo scorso anno, il 28% in meno se si confronta il dato con il 2013

lunedì 24 agosto 2015

Doctor33
Scende ancora il numero dei candidati che l'8 settembre andranno a sostenere il test di accesso a Medicina: il 5,6% in meno rispetto allo scorso anno, il 28% in meno se si confronta il dato con il 2013. Risultano essere 60.369 gli iscritti, cioè circa 3.500 in meno a cui si aggiungono altri mille con i candidati al test di lingua inglese. La tendenza riguarda tutta l'Italia ma a segnare le "perdite" sono facoltà che vantano una forte tradizione nel campo: Padova, Verona, Genova e Milano. La prima ha registrato 2.669 iscritti, quasi mille in meno con un calo del 21%. A Verona con 1.376 candidati il calo è del 20%, a Genova -17%, alla Statale di Milano -9%. Scende anche il numero dei posti disponibili: 9.513 contro i 9.983 dello scorso anno, motivo che potrebbe scoraggiare l'accesso al testo anche se ciò comporterà un abbassamento del quorum di sbarramenti: uno su sei potrà entrare.
Secondo le dichiarazioni rilasciate sulla stampa da parte di presidi di facoltà e presidenti di scuole di medicina, le ragioni dell'attuale deficit sono molteplici. Risiedono nella confusione nata dai continui ricorsi al Tar e dalla reimmissione di studenti considerati non idonei, che getta discredito su graduatorie e test.
«Le irregolarità nello svolgimento della prova nel 2014» ha dichiarato Antonio Carrassi preside della facoltà di Medicina alla Statale di Milano «hanno portato a uno sconvolgimento nel numero programmato e all'affollamento delle aule oltre i limiti previsti». Secondo il presidente della Scuola di Medicina dell'Università di Padova, Santo Davide Ferrara, «iscriversi a Medicina significa studiare per sei anni e specializzarsi in quattro anni e molti iniziano a pensare che non ne vale più la pena». Molti aspiranti medici, inoltre, si rivolgono alle università straniere che non hanno limiti di ingresso e permettono dopo un anno di tornare in Italia per proseguire dal secondo in poi. Pesa anche il costo di iscrizione al test: all'università La Bicocca di Milano i candidati sono cresciuti: 1.527, vale a dire 140 in più rispetto al 2014 e il costo per iscriversi al test è di 10 euro il più basso in Italia dove la media è di 55 euro.