No ai tagli, scioperano i medici di base

Martedì garantite le urgenze. Contestano la informa delle Regioni

mercoledì 13 maggio 2015

Corriere del Mezzogiorno

Per la prima volta negli ultimi 50 anni di gestione della sanità pugliese, martedì prossimo ci sarà la serrata dei medici di famiglia. Gli studi resteranno chiusi dalle 8 alle 20 e verranno solamente garantite le prestazioni indispensabili: visite domiciliari urgenti, in assistenza programmata a pazienti terminali, prestazioni di assistenza domiciliare.

Ad incrociare le braccia, dalle 20 alle 24, saranno anche i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) e quelli del 118. In sostanza, l'intero siste- ma per un giorno si bloccherà, salvo che per le urgenze. Lo sciopero è stato indetto per protestare contro la proposta delle Regioni, tra queste anche la Puglia, di abolire l'attuale figura del medico di base.

«Vogliono un medico di famiglia obbediente alle politiche di contenimento della spesa - denuncia il principale sindacato, la Fimmg - e per questo propongono che le prestazioni inappropriate siano pagate direttamente dai medici, a cui vogliono attribuire una responsabilità patrimoniale». La Fimmg chiede ai sette candidati alla presidenza della Regione Puglia «maggiore rispetto per la professione medica, garantendo autonomia e libertà di esercizio; il sostegno della Regione di politiche che evitino, per quanto possibile, tagli lineari alla Sanità; una maggiore disponibilità a potenziare la medicina del territorio, sostenendo l'occupazione soprattutto del personale di studio e l'avvio delle prestazioni specialistiche erogate anche negli studi dei medici di base»