Vaccini Tante richieste, poco personale

Fimmg: serve un potenziamento delle piante organiche

martedì 18 luglio 2017

Quotidiano di Puglia -

Poco personale, nessun rinforzo all'orizzonte, turni di apertura dei centri vaccinali rimasti pressoché invariati ovunque e un aumento esponenziale di richieste di prenotazioni da smaltire. È l'effetto della nuova legge sull'obbligatorietà delle vaccinazioni per i bambini sino a 6 anni, nonostante la Regione Puglia, sulla carta, abbia recepito le nuove direttive allo stato attuale le Asl non sono ancora pronte a dare rapida risposta alle famiglie. All'aumento inevitabile delle prenotazioni non è corrisposto, al momento, un potenziamento delle piante organiche, così i centri vaccinali sono andati in difficoltà. L'emergenza riguarda tutte le Asl, da Lecce sino a Foggia, con il nuovo anno scolastico che comincerà tra meno di due mesi le mamme e i papà stanno cercando di mettersi in regola per non rischiare di vedersi negare l'accesso a scuola dei propri piccoli. Va detto che il decreto legge del governo Gentiloni - tra l'altro ancora non tramutato in norma dal parlamento e, quindi, ancora in fase di discussione - prevede per il primo anno una deroga: i genitori avranno tempo sino al 10 marzo per presentare all'ufficio scolastico la documentazione richiesta, ma la corsa al vaccino è già iniziata e le Asl non sono ancora pronte. «I centri di vaccinazione lamenta Filippo Anelli, segretario regionale della Fimmg, il sindacato dei medici di famiglia e presidente dell'Ordine dei medici - erano in difficoltà già prima dell'entrata in vigore del ddl Lorenzin, figuriamoci adesso. Manca personale, i dipendenti sono troppo pochi e, di conseguenza, i turni di apertura sono esigui. Questa è la realtà dei fatti».

Lo scorso mese, il governo Emiliano ha approvato il nuovo calendario, alle Asl ha chiesto di monitorare i dati delle vaccinazioni, trasmettere le informazioni raccolte e riorganizzare turni e ambulatori. Ma, complice anche le ferie da smaltire, aumentare gli orari di apertura è missione impossibile per ora. Dalle aziende sanitarie e dal dipartimento della Salute, però, invitano alla calma, sottolineano che "c'è ancora molto tempo" e che a partire da settembre la macchina organizzativa sarà pronta.

Sul fronte della disponibilità dei vaccini, invece, non c'è alcun ritardo o problema, l'Asl di Bari entro la fine di luglio pubblicherà la gara di appalto unica, valevole per tutta la regione, per l'acquisto delle scorte necessarie. «Siamo a buon punto - spiega il direttore generale, Vito Montanaro - stiamo predisponendo il bando che entro un paio di settimane verrà pubblicato. Per la fine di settembre avremo i vaccini a disposizione, siamo in linea con i tempi. Tutto questo in attesa anche di capire cosa succederà in parlamento, dove il decreto legge sembra che potrebbe subire delle variazioni». In effetti, la discussione è ancora in corso ma qualche correttivo è stato già apportato in commissione in Senato e altri emendamenti verranno discussi in Aula. Ad esempio, il numero dei vaccini obbligatori potrebbe scendere da 12 a 10, non un dettaglio per chi deve organizzare l'acquisto delle scorte e i turni negli ambulatori.