La Fimmg abbandona il tavolo del CPR del 12/10/2017 in quanto non condivide le politiche regionali del farmaco

In relazione alla DGR 1452/17, la scrivente organizzazione sindacale dichiara a verbale della seduta del CPR del 12/10/2017 quanto segue.

In primo luogo si stigmatizza il comportamento della Regione che ancora una volta adotta atti che influiscono sull’attività giornaliera del MMG senza sentire la minima necessità di coinvolgere i MMG medesimi nel processo di adozione, specie se si considera che il precedente RR 17/03, modificato ora dalla Delibera Regionale 1452/17, era stato ampiamente condiviso in CPR. Parimenti, non sono stati nemmeno coinvolti i medici ospedalieri interessati dal provvedimento, per definire le modalità di cura comuni.

Tale omissione causerà di certo conflitti tra medici, ove non fossero approntati tutti gli strumenti per eseguire il provvedimento da parte dei sanitari e dei farmacisti ospedalieri.  La responsabilità di approntare gli strumenti – e anche fornire il relativo personale formato - non è compito dei medici ma della Regione e delle Aziende sanitarie. 

È già noto che da febbraio 2017, data stabilita dalla Regione per l'avvio formale della distribuzione diretta dei farmaci, ad oggi non si contano le prescrizioni richieste ai MMG proprio perché non sono stati approntati gli strumenti necessari per rispettare la normativa introdotta e procedere alla distribuzione diretta del primo ciclo di terapia alla dimissione o dopo la visita ambulatoriale o in assistenza domiciliare.

La pubblicazione del provvedimento non potrà che determinare la puntuale applicazione della norma e cioè che i MMG, per non violare le disposizioni in questione, non potranno più trascrivere le terapie per le quali non vi è stata la dispensazione diretta dei farmaci. Nessuna conseguenza sulle cure quindi potrà essere addebitata ai MMG.

Il Segretario Generale Regionale

Filippo Anelli