Il ministero; buco nei conti 2016. Emiliano: «Aumenteremo le tasse»

La spesa farmaceutica continua a superare il tetto

giovedì 28 luglio 2016

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO: Il manager Giovanni Gorgoni " BARI. I conti sanitari del 2015 sono in equilibrio anche grazie allo stanziamento di 60 milioni del bilancio autonomo. Ma quelli del 2016 presentano uno sforamento tendenziale di 120 milioni. E il ministero dell'Economia ha chiesto alla Regione come intende coprirli, rilevando una serie di ritardi sull'attuazione degli impegni per il controllo e il contenimento della spesa. E così, il tavolo di verifica «ex Massicci» di lunedì si è concluso con un cartellino giallo alzato all'indirizzo della Puglia: a settembre la Regione dovrà ripresentarsi a Roma con i compiti fatti, altrimenti scatterà un nuovo piano di rientro con il conseguente commissariamento.

Le prospettive non sono affatto rosee. Il disequilibrio non arriva inatteso, anche perché lo scorso anno le Asl hanno chiuso in pareggio soprattutto grazie a poste straordinarie. Ma nel 2016 l'effetto positivo del pa-yback sui farmaci sarà molto minore e, soprattutto, la Regione non ha ancora presentato il Piano operativo triennale che essa stessa aveva proposto. È vero che è stato presentato sia il piano di riordino che il piano dell'emergenza, ma - ha fatto notare il ministero, che fino a ieri sera non aveva ancora diffuso il verbale della riunione - manca la ricognizione sui Lea (i Livelli essenziali di assistenza). E soprattutto, la Puglia si conferma maglia nera in Italia per la spesa farmaceutica che da ormai due anni è completamente fuori controllo: nel 2015 il tetto è stato superato di 293 milioni, con 2,2 milioni di confezioni di farmaci distribuite per una spesa media tra le più alte in assoluto. E con un incremento pari a 150 milioni per i farmaci innovativi.

Un trend che sembrerebbe confermato anche nei primi mesi dell'anno in corso. Per quanto riguarda il deficit tendenziale 2016, i tecnici dell'Economia hanno detto che non accetteranno proposte «estemporanee» come le solite ottimizzazioni su appalti e forniture. «Servono - hanno detto a Roma alla delegazione pugliese guidata dal capo dipartimento Giovanni Gorgoni -manovre strutturali». Cioè ul- teriori tagli o accorpamenti di reparti, oppure un aumento delle tasse. Michele Emiliano, che ieri ha partecipato all'insediamento della Conferenza permanente per la programmazione socio-sanitaria (l'ultima convocazione risaliva al 2011 e finora nessuno ne aveva sentito la mancanza), è ben cosciente del problema. «Dovremo mettere le mani al bilancio autonomo con una manovra importante -ha detto il presidente della Regione -, che significherà anche nuove tasse per il prossimo anno». Le leve fiscali (le addizionali Irap e Ires) potranno essere azionate per il 2017, mentre per quanto riguarda l'esercizio in corso le coperture andranno reperite diminuendo altre voci di spesa degli assessorati.

«Purtroppo - ha condiviso Emiliano - non siamo ancora riusciti a mettere un freno al boom della spesa farmaceutica, un boom che con- viene a molti e su cui dovranno essere presi provvedimenti mirati». Emiliano, che ieri ha trascorso l'intera giornata in assessorato alla Salute, ha parlato anche del piano di rior- dino. «Dopo molti annunci verbali sul giudizio sostanzialmente positivo emesso dai ministeri - ha detto - riteniamo che si arriverà presto ad un via libera ufficiale, in modo che si possa approvare definitiva- mente la delibera. Il riordino è una piccola parte della nostra visione complessiva. Ma prima di chiudere definitivamente, la giunta ha chiesto un ulteriore confronto con la commissione Sanità». Domani, dunque, l'ul- tima bozza del piano - con gli emendamenti e lo stato dell'arte della trattativa con i ministeri - passeranno in Consiglio regionale per un atto di condivisione politica.