Convenzione Medicina generale. Nuova bozza Sisac.

Libera professione, ruolo unico e per la notte tre opzioni: ambulatori H24, centrali uniche o H16

lunedì 05 dicembre 2016

QUOTIDIANO SANITA'

Nuova definizione del ruolo professionale con la parola 'parasubordinazione' che viene eliminata. E poi ridefinizione della medicina generale in 4 settori e istituzione di un Tavolo di consultazione nazionale con i Sindacati per valutare l'applicazione dell'accordo. Ecco tutte le novità dell'articolato della convenzione dei medici di famiglia dopo il confronto degli ultimi mesi. IL TESTO


05 DIC - Ruolo unico, assistenza notturna e non solo. Ecco la nuova bozza della convenzione della medicina generale elaborata dalla Sisac e approvata dalla Regioni che raccoglie il lavoro fatto negli ultimi mesi sui tavoli separati con i sindacati. Ma vediamo le novità (vedi anche la sintesi dell'articolato).
 
Primo punto la definizione del ruolo professionale con la scomparsa della parola “parasubordinazione” e un riaffermazione più chiara della libera professione. Altra novità la costituzione di un Tavolo di consultazione nazionale con le organizzazioni sindacali firmatarie che si riunirà almeno una volta l'anno, al fine di operare un confronto su a) assetto organizzativo dei servizi territoriali; b) principali attività degli stessi servizi; c) dimensione economico-finanziaria della loro gestione. Dal confronto potranno emergere proposte condivise per le quali la SISAC può farsi promotrice presso gli Organi preposti in sede di rinnovo contrattuale.
 
Grossa novità poi sull’assistenza notturna che 'non scompare'. La nuova bozza conferma infatti l’apertura degli studi raccordati in AFT dalle 8.00 alle 20.00 ma per la notte richiamando un Accordo Stato Regioni del 2013 si danno alle sostanzialemnte tre opzioni all’Azienda:


 
 
a) attivazione della Centrale Unica per la ricezione delle richieste da parte dei cittadini per le cure non urgenti;
 
b) attivazione di ambulatorio di continuità assistenziale h24 gestito da medici di cure primarie ad attività oraria integrati, ove necessario, con personale infermieristico, e ubicato, a seconda delle esigenze territoriali, presso una sede propria o in prossimità di un DEA di I° o II° livello (purché con percorso ben distinto e separato da quello dedicato all'emergenza);
 
c) attivazione del servizio di continuità assistenziale realizzato con i medici di cure primarie ad attività oraria, organizzato per fasce orarie che consentano una maggiore copertura del territorio in orario diurno e una ridotta presenza nell'orario notturno avanzato (ore 24.00 - 8.00), anche in funzione della necessaria integrazione con la rete degli studi di medicina generale per la copertura h24, disciplinato con protocolli condivisi con il sistema di emergenza-urgenza 118.
 
Ritocchi anche sulla parte riguardante il Referente delle AFT per cui non sono più previsti dei requisiti specifici.