Causa di servizio: onere della prova in caso patologia
Importante sentenza della Cassazione
martedì 21 ottobre 2014
Il dipendente che sostenga la dipendenza dell'infermità da una causa di servizio, ha l'onere di dedurre e provare i fatti costitutivi del diritto, dimostrando la riconducibilità dell'affezione denunciata alle modalità concrete di svolgimento delle mansioni inerenti la qualifica rivestita.
Ne consegue che, ove la patologia presenti un'eziologia multifattoriale, il nesso causale tra attività lavorativa ed evento, in assenza di un rischio specifico, non può essere oggetto di presunzioni di carattere astratto ed ipotetico, ma esige una dimostrazione, quanto meno in termini di probabilità, ancorata a concrete e specifiche situazioni di fatto, con riferimento alle mansioni svolte, alle condizioni di lavoro e alla durata e intensità dell'esposizione a rischio.
Ne consegue che, ove la patologia presenti un'eziologia multifattoriale, il nesso causale tra attività lavorativa ed evento, in assenza di un rischio specifico, non può essere oggetto di presunzioni di carattere astratto ed ipotetico, ma esige una dimostrazione, quanto meno in termini di probabilità, ancorata a concrete e specifiche situazioni di fatto, con riferimento alle mansioni svolte, alle condizioni di lavoro e alla durata e intensità dell'esposizione a rischio.
La Cassazione ha così confermato il diniego di equo indennizzo del dipendente ASL che aveva agito in giudizio per ottenere il riconoscimento della causa di servizio in relazione all’infarto subito quale dedotta conseguenza dello sforzo posto in essere durante l’attività lavorativa.
[Avv. Ennio Grassini – www.dirittosanitario.net]