Il difficile momento del mercato dei generici e le sue complesse dinamiche

Il calo dei profitti di Teva trascina verso il basso altri marchi

lunedì 07 agosto 2017

La notizia di giovedì scorso circa la deludente trimestrale e il consequente taglio di dividendi (-75%) e personale (7000) di Teva, che è più grande produttore di generici al mondo, non ha sorpreso del tutto gli investitori che hanno già visto analoghi trend da parte degli altri produttori. Le top tre del settore: Teva, Mylan e Novartis-Sandoz hanno registrato difficili condizioni di mercato dettate soprattutto dal crollo dei prezzi dei generici nel ricco mercato americano dovuto all’affacciarsi di nuovi players. Anche il gigante indiano del settore dei generici (numero 4 del ranking mondiale), Sun Pharma ha riportato un calo dell’8% delle vendite. Leggermente in controtendeza invece la quinta forza a livello mondiale, l’indiana Lupin che ha invece visto le vendite aumentare dell’1.3%, anche se a scapito dei profitti. Le indiane Aubindo e Lupin, rispettivamente sesta e settima del ranking dei generici hanno riportato una contrazione delle vendite nel Q2 del 2.8% e 5.5% rispettivamente. La francese Sanofi, ottava forza del mercato ha analogamente riportato un calo delle vendite del 2%. Al momento sembra non vi sia una soluzione per le aziende attive nel settore, le quali hanno provato ad abbattere i costi e aumentare la profittabilità attraverso acquisizioni, una strategia che si è rivelata però disastrosa come testimoniato dai risultati di Teva e Mylan.
(Fonte Handelsblatt e Neue Zürcher Zeitung)