Certificati sportivi, nonostante le linee guida i dubbi permangono.

Parlamento chiede un nuovo decreto. Molti ancora i dubbi interpretativi

giovedì 26 marzo 2015

Doctor33

Certificati sportivi obbligatori solo per chi fa sport "non agonistico ma competitivo" ed ecg annuale solo per chi è a rischio cuore: pareva risolta così dalle linee guida ministeriali la complicata storia del rilascio dei certificati per la palestra, evitandoli al giovane che s'iscrive a corpo libero o al vecchietto che va a ballare la sera.

Ma così non è. In assenza di una distinzione fra attività non agonistiche e ludico motorie in termini di impegno fisico del praticante, caratteristiche e tipologia dell'attività, Certificati sportivi obbligatori solo per chi fa sport "non agonistico ma competitivo" ed ecg annuale solo per chi è a rischio cuore: pareva risolta così dalle linee guida ministeriali la complicata storia del rilascio dei certificati per la palestra, evitandoli al giovane che s'iscrive a corpo libero o al vecchietto che va a ballare la sera. Ma così non è. In assenza di una distinzione fra attività non agonistiche e ludico motorie in termini di impegno fisico del praticante, caratteristiche e tipologia dell'attività, molte palestre continuano a chiedere il certificato sportivo per l'iscrizione, specie se - in quanto affiliate Coni - ospitano attività sportive competitive, estendendo per analogia l'obbligo alle altre. Ma tale estensione non è legittima, afferma una risoluzione votata l'altro ieri in Commissione Affari Sociali alla Camera di cui dà nota il portale Fnomceo. I deputati Lenzi, Molea, Fossati, Gelli e Nicchi denunciano in particolare la prescrizione di un gran numero di elettrocardiogrammi a riposo "finalizzati al rilascio del certificato", anche ove il documento non sia richiesto. La Commissione chiede al governo di definire caratteristiche e tipologie delle attività non agonistiche e d'intraprendere iniziative urgenti perché le regole siano rispettate allo stesso modo in tutta Italia. Oltre alle fasce più bisognose di sport come bambini e anziani, a rimetterci con questo stato di cose sono i cittadini che praticano attività ludico motorie nelle palestre affiliate Coni sottoposti a un iter più complesso per poter fare attività fisica rispetto ad altri che frequentano le palestre "normali".
In base alle linee guida del Ministero della Salute dell'8 agosto 2014, mentre ai sensi della legge 98/2013 non ha bisogno del certificato d'idoneità sportiva chi fa semplice attività fisica ludico-motoria, chi fa sport non agonistico deve fare la visita dal medico di famiglia o dal pediatra o dal medico sportivo, e produrre ecg annuale se esposto a patologie cardiovascolari o se sopra i 60 anni con fattori di rischio cardiovascolari; per gli altri adulti o giovani sani basta produrre un ecg pregresso anche datato; per sport non agonistico s'intendono attività competitive fuori età, cioè prima dell'età agonistica del giovane o passati i 45 anni (in carti casi i 50), nonché giochi della gioventù e le attività sportive parascolastiche. A sua volta, chi fa sport agonistico è preso in consegna dal medico dello sport specialista nel centro dell'Asl o accreditato ed esegue dei "tagliandi" periodici, con un iter ancora diverso: ad attestare che il cuore va bene è il test da sforzo massimale., specie se - in quanto affiliate Coni - ospitano attività sportive competitive, estendendo per analogia l'obbligo alle altre. Ma tale estensione non è legittima, afferma una risoluzione votata l'altro ieri in Commissione Affari Sociali alla Camera di cui dà nota il portale Fnomceo. I deputati Lenzi, Molea, Fossati, Gelli e Nicchi denunciano in particolare la prescrizione di un gran numero di elettrocardiogrammi a riposo "finalizzati al rilascio del certificato", anche ove il documento non sia richiesto. La Commissione chiede al governo di definire caratteristiche e tipologie delle attività non agonistiche e d'intraprendere iniziative urgenti perché le regole siano rispettate allo stesso modo in tutta Italia. Oltre alle fasce più bisognose di sport come bambini e anziani, a rimetterci con questo stato di cose sono i cittadini che praticano attività ludico motorie nelle palestre affiliate Coni sottoposti a un iter più complesso per poter fare attività fisica rispetto ad altri che frequentano le palestre "normali".

In base alle linee guida del Ministero della Salute dell'8 agosto 2014, mentre ai sensi della legge 98/2013 non ha bisogno del certificato d'idoneità sportiva chi fa semplice attività fisica ludico-motoria, chi fa sport non agonistico deve fare la visita dal medico di famiglia o dal pediatra o dal medico sportivo, e produrre ecg annuale se esposto a patologie cardiovascolari o se sopra i 60 anni con fattori di rischio cardiovascolari; per gli altri adulti o giovani sani basta produrre un ecg pregresso anche datato; per sport non agonistico s'intendono attività competitive fuori età, cioè prima dell'età agonistica del giovane o passati i 45 anni (in carti casi i 50), nonché giochi della gioventù e le attività sportive parascolastiche. A sua volta, chi fa sport agonistico è preso in consegna dal medico dello sport specialista nel centro dell'Asl o accreditato ed esegue dei "tagliandi" periodici, con un iter ancora diverso: ad attestare che il cuore va bene è il test da sforzo massimale.

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