Centrodestra compatto con il sit-in dei medici

Sanità: mobilitazione dei medici davanti al Consiglio Regionale

domenica 05 novembre 2017

La Gazzetta del Mezzogiorno

BARI. Venerdì 10 novembre ci sarà tutto il centrodestra al fianco dei camici bianchi che scenderanno in piazza, per un sit-in di protesta davanti al consiglio regionale. «Forza Italia sarà al fianco dei medici, per manifestare l'urgenza di un cambio di rotta immediato nel governo della Sanità pugliese» dicono il capogruppo di FI, Nino Marmo, il vicepresidente del Consiglio regionale Giandiego Gatta, e i consiglieri Domenico Damasceni e Francesca Franzoso. «Questa Sanità a voi piace? A noi no! Per questo il 10 novembre prossimo abbiamo indetto la Giornata Dello Schiaffo!» tuonano il capogruppo di DiT Ignazio Zullo e il coordinatore regionale del partito Francesco Ventola. «Emiliano - dicono i consiglieri berlu-sconiani- ha tirato il consiglio regionale per la giacchetta affinché fosse approvata una legge sulla partecipazione inutile ma che è stata sbandierata a lungo dallo stesso presidente. Solo su carta, ovviamente, perché nei fatti la Giunta regionale opera in perfetta solitudine, adottando decisioni che incidono sensibilmente sul sistema senza alcun confronto con gli operatori. Ed è per questo che non possiamo che abbracciare la protesta dei medici, che abbiamo anche invitato a far parte del Comitato di Salvataggio che abbiamo costituito proprio per sopperire al deficit di confronto e condivisione delle scelte del governo pugliese». Ancora: «il Piano di Riordino, dall'approccio meramente ragionieristico, è stato frutto di un percorso tra Presidente-assessore alla Sanità e pochi fedelissimi, mettendo da parte i bisogni della persona-paziente e le necessità di tutti gli operatori. Manifesteremo non "contro la Giunta", ma "per il diritto alla salute". Emiliano "vola" verso i suoi obiettivi politici nazionali. Ma la Puglia affonda». Lo schiaffo, spiegano invece i consiglieri fittiani, è chiaramente solo metaforico ed è quello che «tutta la Puglia dovrebbe dare al presidente e assessore alla Sanità, Michele Emiliano, per i ticket, i superticket, le lunghe liste di attesa, le condizioni fatiscenti degli ambulatori, i reparti chiusi, gli ospedali declassati, i medici costretti a lavorare in situazioni precarie». L'iniziativa di DiT sarà anche annunciata domani con conferenze stampa, mentre i parlamentari baresi, il capogruppo alla Regione e il segretario provinciale, Davide Bellomo spiegheranno le ragioni dell'adesione alla mobilitazione a Bari. «La sanità pugliese è ormai ad un punto di non ritorno. Adesso anche i medici, a giusta ragione, scendono in piazza per manifestare - dice il senatore dei DiT Luigi D'Amrbosio Lettieri - tutto il loro disagio per una situazione insostenibile che, da una parte, mortifica dignità e professionalità, dall'altra pregiudica il rapporto medico-paziente. I cittadini pagano sulla propria pelle per la tortuosità dell'accesso ai servizi, che si traduce anche in un aumento esponenziale della mobilità passiva, oltre che delle liste di attesa e del ricorso al privato. Quando non si rinuncia proprio a curarsi e a fare prevenzione. E il personale sanitario è allo stremo, tra turni massacranti e carenze di organico». Stavolta la solidarietà ai medici arriva anche da sinistra, però. «Massima partecipazione e concertazione tra amministratori e organizzazioni sindacali di categoria, per tutelare il diritto alla salute dei cittadini pugliesi» dice il segretario regionale del Partito Democratico, Marco Lacarra, secondo il quale è «urgente e indispensabile convocare in commissione Sanità un tavolo d'ascolto e confronto con la classe medica e le organizzazioni sindacali per superare gli eventuali punti di caduta dell'azione di governo regionale». Ai cittadini, sottolinea quasi in linea con le proteste che arrivano da destra, «devono essere assicurati i livelli essenziali di assistenza e non c'è altra strada se non quella della condivisione con i camici bianchi di scelte e percorsi, affinché un difetto di confronto e comunicazione non ricada sulla pelle dei pugliesi». Un vero e proprio assist che il capogruppo dei fit-tiani, Zullo, non poteva lasciarsi sfuggire: «Fa piacere leggere che il segretario regionale del Pd prenda atto che occorre riaprire il dialogo con i sindacati ma avrei voluto che il suo intervento fosse stato più tempestivo». Ormai, dice, «siamo al punto di non ritorno, con un presidente-assessore che, piuttosto che svolgere il proprio ruolo per onorare il mandato elettorale è tutto preso immoralmente dal guerreggiare con Renzi per il proprio carrierismo politico. Lo "schiaffo" responsabilizzante avrebbe dovuto darlo prima di tutto il Pd al presidente Emiliano. Il Pd prenda parte attiva alla mobilitazione, non basta pensare di cavarsela convocando i sindacati».