Puglia, influenza senza pace

Caccia ai posti-letto, brevi blocchi dei ricoveri in alcuni ospedali Aumenta il numero dei vaccinati: in testa la provincia di Foggia

venerdì 05 gennaio 2018

La Gazzetta del Mezzogiorno

ARI. Due punti percentuali di copertura in più sul vaccino esa-valente, addirittura quattro sul «Mpr» che comprende anche l'anti-morbillo, rispetto all'anno scorso. L'introduzione dell'obbligo vac- cinale sta riportando la Puglia a un livello che non si vedeva da molti anni, addirittura dal 2012: a dispetto di tutte le polemiche e di tutte le critiche antivax, le famiglie hanno risposto con un ritorno massiccio negli ambulatori. Lo dicono i primi dati elaborati dai professori Domenico Martinelli e Rosa Prato (Università di Foggia) per conto dell'Osservatorio epidemiologico regionale. Il campione prescelto (i nati nel 2013, nei quali si ritiene che le coperture si siano stabilizzate) mostra infatti che per il vaccino esavalente (difterite, tetano, per- tosse, poliomielite, emofilo B ed epatite B) la Puglia ha raggiunto una copertura del 96,6%, dunque superiore al livello ottimale (il 95%) che garantisce la cosiddetta immunità di gregge (la copertura anche di chi non è vaccinato). Per quello che riguarda il vaccino Mpr (morbillo, parotite, rosolia) la stessa copertura è salita al 91,3%. «L'obbligo vaccinale sta funzionando - conferma la professoressa Prato - ed i risultati finora sono ottimi. Per l'Mpr siamo al di sotto del 95% ma ce lo aspettavamo, perché le coperture del morbillo sono tutte inferiori a livello nazionale. Dal 2013 in poi la Puglia aveva registrato un arretramento di 5 o 6 punti percentuali. L'introduzione dell'obbligo ci ha riportato alla situazione precedente, cioè al massimo storico del 2012. E dunque siamo sulla buona strada». Va detto che i dati, aggiornati al 30 ottobre, non comprendono Bari e la Bat (su queste province non è dunque ancora disponibile il valore percentuale del recupero, cioè di quanti bambini non vaccinati negli anni precedenti hanno risposto alla chiamata dell'obbligo): la performance migliore si è registrata in provincia di Foggia, dove la copertura anti-te-tano ha raggiunto il 98,5 %, e in quel- la di Taranto, dove l'anti-morbillo è salita al 94,2% dunque a un passo dalla soglia di sicurezza. «La comunità sanitaria della Puglia - è il commento del capo dipartimento Salute della Regione, Giancarlo Ruscittì. - ha lavorato in modo corale e le famiglie hanno compreso l'importanza dei vaccini e soprattutto di vaccinare chi negli anni precedenti non lo aveva fatto». In particolare, sottolinea Ruscitti, «i quattro punti percentuali di recupero sul morbillo sono tanti, soprattutto se pensiamo che il morbillo è stato epidemico in alcune regioni del Nord Italia e che questo è stato il motivo che ha portato all'emanazione della legge sull'ob-bligo». A far ben sperare c'è, soprattutto, il fatto che ci sono altri due mesi di tempo (il termine posto dalla legge è il 10 marzo): solo dopo quella data nidi e scuole dell'infanzia dovranno disporre l'esclusione dei non vaccinati nella fascia 0-6 anni, mentre per i più grandi (fino a 18 anni) scatterà soltanto una multa. Sempre in relazione ai dati del campione prescelto, oggi i nati nel 2013 non ancora in regola (con l'esclusione di Bari e Bat) sarebbero 1.133 per l'anti-tetano e 1.952 per l'anti-morbillo: tantissimi in valore assoluto, ma in rapida diminuzione rispetto a tre mesi fa (quando si stimava un 10% pieno di inadempimento per il morbillo). Adesso quei numeri possono soltanto migliorare. La copertura del vaccino esavalente nei nati 2013: è cresciuta del 3,8% 91,3% D vaccino «Mpr» recupera il 3,8% «Siamo tornati ai livelli del 2012»