I medici: lasciati soli da tutti Strade e treni, è ancora caos

La Fimmg: costretti a turni di 72 ore, difficoltà per le ambulanze (Nuovo Quot. Puglia ed. Brindisi)

martedì 10 gennaio 2017

(Nuovo Quot. Puglia ed. Brindisi)
 di Vincenzo DAMIANI L'ostetrica Rosa per raggiungere l'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti da Santeramo. ieri mattina ha chiesto al marito di mettere in moto il trattore e accompagnarla. Ad Altamura, invece, non potendo arrivare alcuna ambulanza, un medico ha dovuto agire da solo per sistemale una frattura del femore ad una donna di 96 armi; un altro suo collega di Santeramo per assistere un bimbo con fibrosi cistica ha chiesto l'aiuto di un contadino della zona che con il suo trattore è riuscito a fargli strada tra il ghiaccio e un metro di neve. E poi decine di medici in servizio nelle guardie mediche di tutta la Puglia hanno lavorato anche per 72 ore consecutive, senza mai tornare a casa, per non lasciare sguarnita la postazione non potendo avere il cambio. Sono alcune storie riportate dal segretario regionale della Fimmg, Filippo Anelli, per evidenziare il fallimento della macchina organizzativa che avrebbe dovuto arginare i problemi creati dal maltempo e dal gelo calato sulla Puglia. «I medici pugliesi -attacca Anelli - sono stati lasciati *ib L man bloccati Anche il trasporto ferroviario continua ad essere paralizzato: Trenitalia ha cancellato 29 corse in Puglia, Ferrovie Sud Est continua a fare arrabbiare i suoi pendolari per i mancati avvisi. Il Zollino-Gagliano è stato soppresso, tutti gli altri dovrebbero essere garantiti soli ad affrontare i problemi dell'urgenza e dell'emergenza. Ciò che è accaduto ha dell'incredibile, vogliamo denunciare questo abbandono, questo disinteresse da parte di amministratori che hanno platealmente ignorato le conseguenze dell'emergenza neve», è l'accusa. La Fimmg chiede al «presidente Emiliano che faccia luce sull'inefficienza del sistemale individui le responsabilità». «È stata messa a repentaglio la vita di medici e pazienti», chiosa. Ieri si sono vissute altre 24 ore di emergenza, nonostante le nevicate abbiano concesso una tregua. Il governatore Michele Emiliano all'alba ha raggiunto Santeramo, uno dei Comuni più colpiti e ormai isolato da 72 ore: non arrivano treni, auto, ambulanze e i negozi sono vuoti. In alcune case in campagna manca ancora acqua e luce e il presidente della Regione ha chiesto e ottenuto dal prefetto l'invio dell'Esercito per aiutare gli abitanti. Nelle stesse condizioni si trovano ancora Altamura e Gravina, in quest'ultimo paese il comandante della polizia municipale ha utilizzato un drone per individuare i punti critici ed eventuali case ancora isolate. Va un po' meglio ad In tilt anche i bus Disagi anche per quanto riguarda i bus delle Ferrovie Sud Est: il Bari-Brindisi si fermerà a Fasano, sulla linea Lecce-Taranto sarà garantito solo il tratto da Taranto a Manduria, mentre su tutte le altre linee leccesi il trasporto è sospeso Acquaviva delle Fonti e Gioia del Colle, anche se si è lontani dalla normalità. In queste aree della Murgia la neve accumulata supera il metro, ma ora il problema più serio si chiama ghiaccio: le strade, seppure quasi tutte formalmente riaperte al traffico, sono in alcuni tratti ancora impercorribili pur montando le catene. L'asfalto è una lastra di ghiaccio ovunque e occorre molta prudenza, non a caso la prefettura di Bari ha invitato tutti i cittadini a «non mettersi in viaggio e non spostarsi se non strettamente necessario». L'Anas, nell'ultimo bollettino, ha annunciato che al confine tra Puglia e Basilicata è chiusa la strada statale 7 Appia tra i Comuni di Laterza e Matera; durante la notte tra domenica e lunedì sono stati rimossi i cumuli di neve nel tratto Altamura-Toritto, mentre il tratto Toritto-Bari era stato riaperto già nel tardo pomeriggio di domenica. E stato, quindi, ripristinato completamente il collegamento Altamura - Bari sul quale rimane in vigore l'obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali. Ma «prosegue l'allerta maltempo - avverte l'Anas - nelle regioni del centro sud d'Italia, dove le condizioni climatiche continuano ad essere molto critiche per via delle rigide temperature che stanno interessando, in particolare, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia e Sicilia e che persevereranno ancora per le prossime 24/36 ore». Anche il trasporto ferroviario continua ad essere paralizzato: Trenitalia ieri ha cancellato del tutto 29 corse in Puglia, 14 solamente nel Barese, le Fai solamente nel tardo pomeriggio di ieri sono riuscite a liberare i binari da neve e ghiaccio e hanno provato a far partire i primi treni dopo quasi 72 ore di stop. Ferrovie Sud Est continua a fare arrabbiare i suoi pendolari per i mancati avvisi: anche ieri sono saltate decine di corse auto-mobiliste e ferroviarie ma gli utenti lo hanno scoperto solamente in stazione o ai capolinea dei bus. Per oggi, invece, il treno Zolli-no-Gagliano del Capo (partenza ore 19.53) è stato soppresso, tutti gli altri dovrebbero essere garantiti; per quanto riguarda gli autobus, il Bari-Brindisi si fermerà a Fasa-no, sulla linea Lecce-Taranto sarà garantito solo il tratto da Taranto a Manduria. mentre su tutte le altre linee leccesi il trasporto è sospeso. Con una nota condivisa, l'Asstra Puglia (l'associazione delle società private di trasporto ferroviario) e l'Anav (l'associazione delle aziende di autotrasporto) hanno informato che «nelle prossime 48 ore, causa le previste avverse condizioni metereologiche, i servizi ferroviari e automobilisti verranno garantiti compatibilmente con il sussistere delle condizioni di cir- colabilità sulla infrastruttura ferroviaria e stradale». Aqp «per far fronte all'emergenza in corso comunica di aver istituito l'indirizzo di posta elettronica emergenzagelo@aqp.it per la segnalazione di rotture del contatore causate dal gelo, indicando Comune, indirizzo e recapito telefonico». Intanto Emiliano e il vice presidente della giunta Antonio Nunziante, unitamente al presidente del Comitato regionale permanente di protezione civile, con la direzione della protezione civile regionale, hanno di fatto costituito l'Unità di crisi presso la sala operativa regionale e - fanno sapere -«dal 5 gennaio stanno coordinando le attività di rito per gestire l'emergenza».