La dottoressa anti vax verso la radiazione

Sotto accusa «Mio figlio rovinato dal vaccino»: Di ieri la convocazione della pediatra davanti alla commissione disciplinare

domenica 08 aprile 2018

Corriere della Sera

La pediatra, che oggi lavora a Lugano, replica: «Possono impedirmi di lavorare, ma nessuno potrà mai togliermi la laurea in Medici- na». a pagina 5 Medico e voce simbolo dei «no vax» Lesmo verso la radiazione dall'Albo Ieri il processo dell'Ordine. Lei si difende: «Mio figlio è stato rovinato dai vaccini» Il rischio, più che concreto, è la radiazione dall'Albo dei medici: «Possono impedirmi di lavorare in Italia, ma nessuno può togliermi la laurea in Medicina né spaventarmi». Gabriella Lesmo, uno dei dottori simbolo della battaglia no vax, «madre  come lei stessa si definisce  di un ragazzo di 25 anni con il cervello rovinato da una reazione avversa alle vaccinazioni», è sotto processo all'Ordine di Milano. Di ieri la convocazione della pediatra davanti alla commissione disciplinare formata da 15 consiglieri e, a fine giornata, la decisione (che sarà comunicata all'interessata nei prossimi giorni). Le sanzioni possono andare dall'avvertimento (un richiamo a non ricadere più negli errori commessi) alla censura (una dichiarazione di biasimo per il comportamento tenuto); dalla sospensione (da un minimo di 1 mese a un massimo di 6 mesi), fino alla radiazione dall'Albo. Un'ipotesi, quest'ultima, tutt'altro da escludere alla luce dei precedenti: il primo processo, che risale allo scorso maggio, si conclude con l'espulsione dall'Ordine di Dario Miedico, vicino alle posizioni dell'associazione no vax Condiva. I richiami disciplinari vengono fatti scattare per «combattere la disinformazione che ha portato a un calo delle vaccinazioni». Il rischio è il ritorno a epidemie, a partire da quella di morbillo. E a Lesmo viene contestato il mancato rispetto del codice deontologico per dichiarazioni pubbliche che possono scoraggiare i genitori dal vaccinare i figli, prima tra tutte la possibile correlazione tra vaccini e autismo. Una convinzione a cui la pediatra è arrivata, dolorosamente, anche per esperienza personale: «Mio figlio a 7 mesi era seduto sul seggiolone e capiva perfettamente quello che gli dicevamo  racconta al Corriere  . Subito dopo la vaccinazione, sempre nel 1992, non sapeva più di essere al mondo. Con il passare del tempo è riuscito a riconquistare gradi di autonomia, ma è tuttora disabile». In sua difesa, sotto la sede dell'Ordine travia Lanzo-ne e via Olona, un manipolo di genitori no vax protesta tra striscioni, megafoni e tamburi: «Giù le mani dalla Lesmo». Tutto ruota intorno al principio che il medico non deve sottrarre la persona assistita a trattamenti scientificamente fondati e di comprovata efficacia e che l'autodeterminazione non può essere supportata da false notizie. Così ora la Lesmo deve rendere conto delle proprie teorie all'Ordine guidato da Roberto Carlo Rossi. «I vaccini anti-infettivi, in quanto farmaci, posseggono indicazioni, controindicazioni ed effetti collaterali che vengono volutamente omessi  è il ritornello della pediatra, specializzata in Anestesia e Rianimazione, dal 2004 libera professionista al centro medico Luganocare di Noran-co in Ticino  . La maggior parte delle reazioni avverse ai vaccini non viene segnalata alla farmaco-vigilanza. In questo modo i vaccini risultano falsamente innocenti». Lesmo è contraria anche all'obbligo di dieci vaccini introdotto dal decreto Lorenzin lo scorso luglio che stabilisce l'ammissione dei bambini all'asilo solo se vaccinati contro poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Hae-mophilus influenzae B, morbillo, rosolia, parotite e varicella. «I vaccini sono farmaci  ribadisce al Corriere  . E come tali non vanno bene per Rispetto del codice Alla dottoressa vengono contestate dichiarazioni pericolose per la salute pubblica tutti». Il suo processo avrebbe già dovuto svolgersi lo scorso 22 ottobre, ma è stato rinviato su richiesta della pediatra che ha deciso di nominare un nuovo avvocato. Adesso tutto si gioca sull'interpretazione del codice deontologico tra vecchie e nuove norme. Lesmo assicura: «Io mi sono sempre comportata come prescrive il codice deontologico». Ma instillare dubbi ai genitori sulla sicurezza dei vaccini è deontologicamente corretto? Simona Ravizza