Trasporto farmaci, per i medici di famiglia rischio sanzioni. Multe fino a 9mila euro

Cambia la borsa del medico di famiglia a suon di leggi e circolari

venerdì 20 maggio 2016

Doctor 33
«Portavo due fiale di Lasix per l'endovena ai pazienti scompensati, una di Voltaren, una di insulina e una di morfina per il controllo del dolore. Era luglio, 30 gradi, le Forze dell'Ordine mi hanno fermato mi hanno aperto il cofano, poi la valigia e poi mi stavano per spiccare una multa. Fino a 9 mila euro, mi hanno detto. Da allora non porto più medicine in auto per le emergenze, in città abbiamo gli ospedali e il 118».

 La testimonianza raccolta, oltre a far pensare che gli ultimi anni di caldo intenso potrebbero aver influito sull'assistenza del medico di famiglia, ricorda come sia obbligo non solo per gli informatori ma per tutti coloro che trasportano farmaci, medici inclusi, di conservarli in condizioni idonee, pena danneggiamenti alla medicina e alla terapia

. E sanzioni. Il decreto 6 luglio 1999 "linee direttrici in materia distribuzione di medicine per uso umano" al comma 4 articolo 1 afferma che tutte le forniture (in primis a farmacie e grossisti), vanno trasportate in modo tale che non vi sia contaminazione con altri farmaci o prodotti e siano previste misure adeguate in caso di rottura dei contenitori. I farmaci (punto d) devono essere sempre "al sicuro, non sottoposti a calore diretto, freddo, luce, umidità o altre condizioni sfavorevoli, né all'attacco di microrganismi o d'insetti". Al punto 4.6 si prevede che tutti i mezzi impiegati per il trasporto sia dotati d'impianti idonei a garantire una temperatura tale da non alterare le caratteristiche dei prodotti, e "provvisti di adeguata coibentazione, fatti salvi casi eccezionali e documentati di trasporti in situazioni di urgenza o di necessità".

Qualcuno potrà dire che il decreto si riferisce agli informatori del farmaco. «Invece la normativa si riferisce a tutti coloro che trasportano farmaci medici inclusi, in forza di una successiva circolare del Ministero della Salute del 13 gennaio 2000 a firma Nello Martini (allora presidente Cuf, ndr) la quale estende i doveri di trasporto a tutti i "trasportatori"», precisa Salvatore Amato presidente dell'Ordine dei Medici di Palermo. E qui scatta il problema. Perché per le inadempienze si applicano (punto 8.1) le sanzioni previste dal decreto legislativo 538/92 sulla distribuzione all'ingrosso dei medicinali che prevede da 1500 a 9000 euro, "senza pregiudizio delle sanzioni  penali eventualmente applicabili".

«Da una parte - sottolinea Amato - il medico deve avere la cura del buon padre di famiglia nel trasportare i farmaci, sa che le composizioni in alcuni casi possono alterarsi, deve preoccuparsi di sorvegliare le temperature,di portare con sé la borsetta quando l'auto è sotto il sole... norme di buon senso.  Dall'altra parte, una cosa è la contestazione, un'altra la sanzione. Bene fa il pubblico ufficiale ad ammonire il medico, ma esagerato sarebbe spiccargli una sanzione mentre fa il suo dovere di portare i farmaci in valigetta. A fronte di norme importanti da conoscere, noi abbiamo per la verità un combinato disposto di vari decreti scritti in "burocratese", ciascuno dei quali fa rimando ad altri, a numeri e date, ma specificando poco le fattispecie che invece andrebbero ripetute, chiarite, esplicitate».

L'Agenzia del Farmaco, a 13 anni dal decreto Cuf di Martini, ha prodotto un "ventalogo" sulla conservazione dei farmaci. Utili ai pazienti ma anche ai medici, le 20 regole ricordano che tutte le medicine vanno tenute in genere al fresco tra i 2° e i 25°. Per il trasporto "un contenitore termico è l'ideale, protegge dall'eccessiva luce e da sbalzi di temperatura che possono alterare il farmaco". Aifa raccomanda di conservare gli spray in contenitori termici, strisce e test diagnostici in luoghi freschi e asciutti, e così farmaci per la tiroide, contraccettivi, ormoni.  
Anche il freddo può essere dannoso, insulina e farmaci in sospensione possono perdere efficacia se congelati.
In auto va evitato il bagagliaio, soggetto a surriscaldarsi anche in viaggio: "Meglio mantenere i farmaci nell'abitacolo con l'aria condizionata riposti in un contenitore termico". "sul pezzo". 

Mauro Miserendino