Ministero, improprio chiamare influenza 'suina', casi gravi 50 su milioni

E' da escludersi quindi qualsiasi collegamento tra influenza suina e umana". Trattasi di forma 2nord-americana)

giovedì 22 gennaio 2015

Roma, 21 gen. (AdnKronos Salute) - "In merito a quanto riportato in questi giorni da organi di informazione sulla diffusione della variante dell'influenza definita, in modo improprio, 'suina', il ministero della Salute precisa che l'influenza suina non contagia l'uomo, anzi, potrebbe accadere il contrario. È dunque improprio parlare di influenza in questi termini. I suini italiani godono di ottima salute". Lo evidenzia un comunicato di Lungotevere Ripa.

"Al momento - fa sapere il ministero - si contano 50 persone in terapia intensiva su milioni di casi. Numeri che rientrano nelle normali statistiche. I virus influenzali che circolano abitualmente nei suini non sono associabili ai ceppi della variante di influenza H1N1 che stanno interessando in questi giorni la popolazione a livello nazionale. I risultati dei controlli dell'Iss hanno evidenziato come sia più facile che questo virus, di origine animale ma oramai da tempo diffuso nella popolazione umana, si trasmetta semmai dall'uomo al suino. E' da escludersi quindi qualsiasi collegamento tra influenza suina e umana".

"Il virus H1N1 - aggiunge il ministero - si diffonde da uomo a uomo ormai da 5 anni. Già nel 2009, all'atto della sua comparsa, l'Organizzazione mondiale per la sanità animale (Oie) aveva rilevato come la variante H1N1 ceppo California non fosse stata isolata negli animali. Già allora il nome di 'influenza suina' non era corretto, e per questo motivo - ricorda - era stato suggerito di definire tale pandemia 'influenza nord-americana'".