L'ordine di Bari: Ottima notizia l'abolizione del Decreto Appropriatezza

Anelli: i nuovi Lea rappresentano un ulteriore passo in avanti nella tutela al diritto alla salute dei cittadini

venerdì 15 luglio 2016

Qoutidiano Sanita

Decreto appropriatezza. Omceo Bari: “Ottima notizia abolizione, resa possibile grazie al dialogo tra professionisti e ministero”

Filippo Anelli, Presidente OMCeO Bari, che ha preso parte ai lavori in commissione, osserva: "Occorre inoltre aggiungere che i nuovi Lea rappresentano un ulteriore passo in avanti nella tutela al diritto alla salute dei cittadini italiani perché il decreto introduce nuove prestazioni a carico del Ssn a salvaguardia dei Livelli Essenziali di Assistenza". 


15 LUG - Con l’approvazione del Dpcm che include i nuovi Lea sarà abrogato il Decreto Appropriatezza, che aveva sollevato forti obiezioni da parte dei medici. Le prestazioni per cui ci saranno condizioni di erogabilità scendono a circa 40 e l’appropriatezza torna così ad essere una prerogativa della professione medica. L’Omceo Bari accoglie con soddisfazione la novità.
 
L’applicazione, sottolinea in una nota, viene infatti demandata all’autonomia e all'indipendenza del singolo professionista, che rendono superfluo l’intervento delle Forze dell’Ordine nel controllo e valorizzano le competenze del medico e il suo rapporto di fiducia con il paziente. Inoltre, i nuovi Lea rappresentano un ulteriore passo in avanti nella tutela al diritto alla salute dei cittadini italiani perché il decreto introduce nuove prestazioni a carico del Ssn a salvaguardia dei Livelli Essenziali di Assistenza.

“Un grazie al Ministro Lorenzin per aver sostenuto il lavoro di preparazione effettuato in collaborazione con la Presidente Roberta Chersevani e con tutto il gruppo di lavoro della FNOMCeO – dichiara Filippo Anelli, Presidente OMCeO Bari, che ha preso parte ai lavori in commissione – Il dialogo tra i rappresentanti della professione e il Ministero ha permesso di togliere le note sulle indicazioni di appropriatezza, correggere le numerose imprecisioni contenute nel decreto e ridurre drasticamente le limitazioni alla erogabilità delle prestazioni.”