Federanziani, spesa privata per farmaci +8,1% in un anno

E’ il quadro che arriva dall’edizione 2014 del compendio Sic-Sanità in cifre

venerdì 05 febbraio 2016

Fonte Federfarma
I consumi di farmaci per colesterolo, diabete, patologie cardiovascolari e depressione hanno fatto registrare negli ultimi 15 anni un’impennata media del 74%, che arriva a sfiorare il 184% soltanto per gli ipocolesterolemizzanti. Nonostante tali balzi in avanti l’Italia rimane comunque sotto le medie europee, eccezion fatta per gli antipertensivi. E’ il quadro che arriva dall’edizione 2014 del compendio Sic-Sanità in cifre, il report annuale di Federanziani-Senior Italia presentato ieri al ministero della Salute. Le cifre riassumono uno scenario ben noto alle farmacie: le ricette rosse sono cresciute nel 2014 di circa 2 milioni rispetto al 2013 e sfiorano i 610 milioni, per una media di circa 10 ricette a cittadino. In aumento anche il numero di confezioni erogate, che supera 1.100 milioni di pezzi (18,6 confezioni procapite), e la spesa privata per farmaci, che tra 2013 e 2014 cresce dell’8,1%: in media, ogni cittadino spende di tasca propria 110 euro all’anno tra fascia A, C, Sop e Otc.

«I dati di Federanziani-Senior Italia» ha commentato nel suo intervento Luigi Sauro, vicepresidente del Sunifar «confermano le difficoltà in cui naviga il Ssn: da una parte il costante aumento della domanda di salute dovuto all’invecchiamento della popolazione; dall’altra una disponibilità insufficiente di risorse anche alla luce dei costi richiesti dalle nuove terapie». Le soluzioni? Finora soprattutto tagli, con la spesa farmaceutica a fare da bersaglio più grosso. «Gli interventi hanno colpito in modo particolare le farmacie» ha osservato Sauro «ma così non si può andare avanti perché non possono essere sempre gli stessi a pagare il conto. È necessario intervenire sui veri sprechi e valorizzare la farmacia, restituendole la distribuzione dei farmaci che non richiedono particolari controlli da parte delle strutture sanitarie». (AS)