Gravina in Puglia: Il Pronto Soccorso affidato al 118, è bufera

I sindacati contro la Asl: non ci sono i requisiti giuridici per farlo

sabato 25 gennaio 2014

Gazzetta del Mezzogiorno

MARINA DIMATTIA  GRAVINA:  Il pronto soccorso nelle mani del 118. Ma le nuove commistioni ospedaliere si trascinano nel gorgo della polemica. Chiamati a turare le falle della carenza di personale, sono stati i sanitari del servizio di urgenza ed emergenza.

Così, a partire dalla metà di gennaio, con una disposizione di servizio a firma del coordinatore aziendale del 118, Marco De Giosa, è stato predisposto l'affidamento del servizio di guardia diurna del pronto soccorso ai medici del 118, da svolgere oltre le funzioni convenzionate ufficiali.
Non piace ai destinatari l'operazione "sibillina", priva per altro di una delibera aziendale autorizzativa e di una copertura assicurativa ad eventuale discapito di pazienti e personale. Ed è polemica sul pronto soccorso "doublé face".

Dita puntate contro la fascia giornaliera, considerando che la turnazione notturna continua ad essere di competenza dei medici dipendenti del pronto soccorso, già in servizio. La lenzuolata di anomalie è stata messa nero su bianco in una richiesta di chiarimenti a firma di Nunziata De Luca, coordinatore territoriale del FSI (Federazione Sindacati Indipendenti).

Venti righe di dubbi, da cui si evince: «La mancanza dei requisiti giuridici ed eventualmente anche dei titoli affinché i medici in rapporto libero professionale possano ricoprire incarichi presso il pronto soccorso; la mancanza di un piano di reperibilità sostitutiva ed aggiuntiva; la mancanza di un monitoraggio sul cumulo delle ore effettivamente lavorate dai medici interessati ai sensi della disciplina sull'orario di lavoro (40 ore settimanali di servizio complessivamente lavorate sia presso il 118 che presso il pronto soccorso); l'assenza di un regolare contratto tra Asl e medici coinvolti e l'assenza delle necessarie tutele assicurative», riporta la nota rivolta al direttore generale della Asl di Bari, Domenico Colasanto, a cui si chiede di verificare la legittimità della procedura.

Mentre parte del personale mastica le risposte tra i denti: «Non mi faccia dire», respingendo le modalità della operazione. Contro il progetto di turnazione al pronto soccorso mette i guantoni anche la federazione italiana medici di famiglia, sezione Bari (FIMMG). «Visto che ad oggi non risulta raggiunto alcun accordo in seno al Comitato Permanente Aziendale e vista la grave lesione della normativa nazionale e regionale di settore, si chiede la immediata sospensione del provvedimento sino ad argomentazione in CPA», si legge nella nota a firma del segretario provinciale, Nicola Gaballo, con cui si prova a troncare polemiche e disposizione di servizio.

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