Enpam, da investimenti più posti lavoro

Tavolo governo, puntiamo su ricerca sanitaria, residenze sociali

venerdì 23 gennaio 2015


(ANSA) - ROMA, 22 GEN - Redditività dell'investimento finanziario e al contempo sviluppo dell'occupazione, con particolare attenzione all'ingresso dei giovani medici. Sono gli obiettivi perseguiti dall'Enpam, l'ente di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri, in vista del tavolo, ormai imminente, tra governo e Casse di previdenza dei professionisti dedicato agli investimenti nell'economia reale.

    A parlarne, nel corso oggi di un Forum all'ANSA, il presidente dell'Enpam Alberto Oliveti. ''Di volta in volta veniamo chiamati a sostenere il sistema Italia, ma lo facciamo da 20 anni'' premette Oliveti indicando tra i settori che la Cassa più numerosa tra gli enti pensionistici privati (355mila iscritti a fine 2013), intende privilegiare, vi è la ricerca sanitaria, ''campo - spiega - in cui l'Italia è ancora molto indietro nonostante conti il 10% dei brevetti sui farmaci''. Le nuove frontiere della medicina sono molteplici e il presidente Enpam è convinto dei risultati finanziari in prospettiva: ''Ma il fatto di creare posti di lavoro per i giovani professionisti sarebbe già motivo di soddisfazione'', puntualizza stigmatizzando la fuga dei cervelli all'estero.

    Sempre nell'ottica di ''sostenere l'occupazione della categoria, mettere a reddito i contributi dei soci continuando a pagare le pensioni'', Oliveti punta, nell'ambito del portafoglio già diversificato di Cassa medici, sulle residenze sanitarie assistite socialmente. ''Ognuno di noi conosce i costi affettivi ed economici dell'assistenza a un anziano non autosufficiente - spiega il presidente - crediamo che questi tipo di investimento possa rivelarsi nel lungo periodo redditizio, e a fronte dell'invecchiamento della popolazione credo sia più utile al sistema Italia questo tipo di impegno che non comprare titoli di Stato''.

    Infine, ''al governo chiederemo - conclude Oliveti - parità di condizioni per poter competere alla pari, anche dal punto di vista fiscale, con i professionisti degli altri paesi europei, con l'abbattimento delle barriere si profila il rischio non solo del fiscal shopping ma, vista la differenza di prelievo sulla previdenza che penalizza i professionisti italiani, anche del previdenza shopping''. (ANSA).