Ministero della Salute, i medici devono essere pagati

l'Ente dovra' riaprire le trattative per una convenzione con i Medici di Famiglia

giovedì 22 febbraio 2018

da FIMMG Roma

Il ministero della Salute nei giorni scorsi ha detto stop alla latitanza dell'ente INAIL in tema di pagamento delle certificazioni. La protesta partita dai medici ospedalieri del Pronto Soccorso costretti ad effettuare gratuitamente senza possibilita' di far pagare l'utente i certificati di infortunio, ha smosso il ministero che in un parere ha È chiarito, in modo inequivocabile, il diritto del professionista al pagamento dei certificati per infortuni sul lavoro inviati online alla stessa INAIL, in quanto prestazioni sanitarie fuori LEA che sono da ritenersi propedeutiche alla corresponsione dell'indennizzo di competenza della stessa INAIL e che pertanto non ci sono, pertanto, a che l'INAIL continui a corrispondere il compenso ai medici certificatori. Alla base anche il rischio di una segnalazione dell'ente alla Corte dei Conti in quanto scarica i costi di prestazioni non previste nei LEA sugli operatori. Ma i disagi non sono solo per i medici Ospedalieri, ma anche per i medici di famiglia, con contenziosi e continui palleggiamenti tra gli sportelli Inail dove veniva ribadita ai cittadini una presunta gratuita' e gli studi su di una convenzione ormai disdettata da tempo . Insomma anche qui nel tentativo di scaricare in modo non del tutto corretto il costo dei certificati sullo stato, tantomeno sulle spalle dei medici. Ora il Ministero ha imposto il pagamento delle prestazioni e l'ente per non incappare nelle ire della Corte dei Conti dovra' riattivare il pagamento per i medici di pronto Soccorso in arretrato di due anni, e avviare le trattative con i Medici di famiglia e le organizzazioni sindacali per stabilire modalita' e compenso. Fino ad allora le certificazioni negli studi medici graveranno sulle tasche del cittadino, costretto a pagare cio' che sarebbe dovuto dall'Inail ma non corrisposto.

IL TESTO DELLA LETTERA DEL MINISTERO