Convenzioni, atteso ok in Conferenza Regioni

Aumenti in busta tra agosto e settembre

venerdì 15 giugno 2018

Doctor 33

Aumenti in arrivo, probabilmente, tra agosto e settembre, federalismo permettendo. Gli accordi nazionali di medici di famiglia (comprensivi di continuità assistenziale, servizi e 118), pediatri e specialisti ambulatoriali sono in dirittura d'arrivo. Giovedì 21 giugno è calendarizzata la conferenza delle regioni che dovrebbe approvare i tre rinnovi. «Non ci sarà bisogno di attendere la Gazzetta ufficiale perché le convenzioni entrino in vigore sviluppando gli effetti economici attesi», dice il vicesegretario Fimmg Fiorenzo Corti. «Già dopo 60 giorni dall'ok in conferenza dovrebbero arrivare gli arretrati 2011-15. Invece gli arretrati 2016 e 2017 dovrebbero arrivare dopo 90 giorni, dunque nel migliore dei casi a settembre. In ogni caso, da una regione all'altra ci potrebbero essere differenze nei tempi d'erogazione». 

Per gli arretrati 2010-15, si tratta di 5 mila euro per un medico di assistenza primaria con 1000 assistiti, 7500 con 1500: a tanto ammontano, addizionandosi tra loro, gli 0,52 euro/assistito/anno per l'assistenza primaria in arrivo per primi. Invece 0,17 euro/ora di arretrati vanno alla continuità assistenziale per lo stesso periodo. Per il 2016 e 2017 invece, seconda tranche, si calcolano rispettivamente 1200 e 1900 euro aggiuntivi in più per un massimalista (euro 0,77 e poi 1,28 /assistito/anno). Al medico di continuità assistenziale e del 118 va una media di oltre 0,40 euro orari in più. Gli aumenti arrivano in cambio di un impegno dei mmg negli obiettivi rappresentati da vaccinazioni, gestione delle cronicità, razionalizzazione degli accessi in pronto soccorso e delle liste d'attesa. Impegni generici che gli accordi regionali e la successiva convenzione nazionale dettaglieranno. Per l'accordo nazionale 2018 tuttavia l'orizzonte è nebuloso: va convocata la trattativa e gli aumenti sarebbero appesi all'avvio dei tavoli e a quanto la Finanziaria delibererà di sbloccare mandando a regime incrementi compatibili con la politica degli 85 euro/mese per gli addetti della Pubblica amministrazione. Politica che per inciso non è stata rispettata alla lira per gli ospedalieri, motivo per cui il contratto della dirigenza del Servizio Sanitario Nazionale è ancora fermo a differenza degli altri nella Pa.

Lo stanziamento complessivo per le tre convenzioni da parte del SSN è 470 milioni, e gli oltre 40 mila medici di medicina generale fanno la parte del leone con 300 milioni di cui 250 all'assistenza primaria e poco più di 50 alla continuità assistenziale (altre 12 mila unità). Pediatri e specialisti si divideranno i restanti 170 milioni della torta. Si compie così sul "territorio" un iter che interessa tra 80 e 90 mila professionisti, iniziato con la firma da parte dei sindacati dei verbali di preintesa lo scorso marzo, continuato con il via libera successivo del Comitato di Settore, e quindi con l'ok del Ministero dell'Economia e della Corte dei conti. Accanto agli arretrati, si sblocca per i giovani mmg l'accesso. In caso di mancata conclusione del triennio entro il 31 dicembre, ad esempio per una gravidanza, si può fare lo stesso domanda d'inserimento in graduatoria entro gennaio successivo, e produrre il diploma una volta finito il "recupero", alla pubblicazione delle graduatorie, a settembre. Una volta in graduatoria, al momento in cui si assegna una zona carente, a pari punteggio avrà però la priorità chi si è diplomato prima. Per le zone carenti, al netto dei trasferimenti da altre sedi, l'80% dei posti va ai diplomati del tirocinio e il 20 agli equipollenti laureati entro il 1994; la continuità assistenziale potrà essere svolta solo in sedi idonee e sentito il comitato aziendale, l'Asl dovrà garantire elevati livelli di sicurezza ai medici; si consolidano infine le regole già utilizzate per indire gli scioperi. «L'importante oggi - sottolinea Corti - è portare a casa il prima possibile gli aumenti e intanto disporsi ad aprire un discorso sulla convenzione del cambiamento. Di certo avremo di fronte percorsi articolati, da compiere osservando con attenzione anche quanto faranno infermieri e farmacisti».

Mauro Miserendino