Colpa della politica se cresce la spesa farmaceutica

Botta e risposta tra segretario della Fimmg, Anelli, e direttore regionale del Dipartimento Salute, Gorgoni

giovedì 23 giugno 2016

Quotidiano di Puglia Edizione Brindisi

«La spesa farmaceutica aumenta? Colpa della Regione Puglia che non fa quello che dovrebbe fare». Filippo Anelli, presidente dell'Ordine dei medici e segretario della Fimmg, il sindacato dei medici di famiglia, punta l'indice contro la politica. Se, come è emerso dal report dell'Aifa, la Puglia è tra le regioni che spende di più nell'acquisto dei medicinali (2,1 miliardi di euro nel 2015, quinta in Italia) è «colpa di un sistema che non funziona e che va cambiato, come chiediamo da anni», attacca Anelli. In che modo? «Attraverso la distribuzione diretta dei farmaci dopo la dimissione del paziente - spiega - l'acquisto dei medicinali in ospedale costa dal 50 al 90% in meno. In questo modo potremmo recuperare almeno 20 milioni all'anno».

Non pochi, ma rispetto ai 2,1 miliardi nemmeno troppi. «Si tratta solo di una manovra da sviluppare con altre - prosegue Anelli - ad esempio penso alla distribuzione diretta dei medicinali per i pazienti che hanno l'assistenza domiciliare. Esiste un grosso problema, che è principalmente organizzativo». In effetti, il direttore del dipartimento di Salute, Giovanni Gorgoni, non nasconde che «il sistema va potenziato. I dati dei primi mesi del 2016 - ammette - ci dicono che la spesa farmaceutica resta elevata. Nel nostro piano triennale, che presenteremo a Roma da metà luglio, abbiamo individuato alcuni interventi, a cominciare proprio dal rafforzamento del meccanismo di distribuzione diretta dei medicinali nei 30 giorni successivi alle dimissioni del paziente e nella fase di assistenza domiciliare».

Non è l'unica soluzione per arginare la spesa: «Entro la fine dell'anno - annuncia Gorgoni - verrà bandita la gara unica da 700 milioni di euro per l'acquisto dei medicinali in tutta la regione e, dopo l'estate, sarà istituito il prontuario terapeutico regionale, che andrà a sostituire quelli delle singole Asl». Inoltre, la Regione ha intenzione di intervenire «sull'uso corretto di alcuni farmaci oncologici innovativi ad altissimo costo». Vero è, però, che i medici pugliesi risultano essere tra quelli che rilasciano più ricette: nel 2015 sono state 46 milioni, dato che pone la Puglia al quinto posto nella classifica nazionale.

 «Se ci fosse una distribuzione diretta - replica Anelli - quel dato si ridurrebbe di un terzo». L'Aifa, però, ha evidenziato un aumento dei casi di inappropriatezza delle prescrizioni. In particolare, troppo spesso viene consigliato l'uso dell'antibiotico, ma in media 1 volta su 3 viene somministrato anche se non strettamente necessario. Su questo punto, Anelli recita il mea culpa: «Questo è un problema della nostra categoria - ammette - un ostacolo culturale. Come medici dovremmo cominciare a prendere coscienza che alcune patologie possono essere curate senza antibiotico, penso a quelle che interessano le alte vie respiratorie: laringite, faringite, bronchite ma anche la cistite cronica. I tempi di guarigione possono allungarsi, ma il risultato è il medesimo. E' un problema serio, da non sottovalutare, negli Stati Uniti è già scattato l'allarme: l'iper utilizzo degli antibiotici ha ridotto l'efficacia del farmaco e ha fatto aumentare i casi di allergie.

Se non corriamo ai ripari immediatamente succederà la stessa cosa anche da noi». Per questo motivo, l'invito di Anelli alla Regione è di «avviare una campagna di sensibilizzazione diretta ai medici sull'uso degli antibiotici». In Puglia, poi ci sono altri due fattori che hanno fatto debordare la spesa farmaceutica: l'aumento dell'età media della popolazione e il maggior numero di diabetici. «Effettivamente - analizza il segretario della Fimmg  la nostra regione è quella con il tasso più alto di diabetici e questo incide, perché i farmaci sono costosi. Lo stesso discorso si può fare per l'epatite C, c'è stato un incremento di pazienti e, di conseguenza, è lievitata la spesa». 2,1 " I miliardi in più spesi dalla Puglia nel 2015 per l'acquisto di medicine 20 " I miliardi che si spera di recuperare con la distribuzione diretta 700 " I milioni del prossimo bando regionale per l'acquisto di medicinali