Ddl ex specializzandi: 11mila euro netti forfettari

L'approvazione del Decreto è prevista per la fine dell'anno

mercoledì 26 ottobre 2016

Stop agli emendamenti per l’accordo transattivo tra lo Stato e i medici specialisti sugli anni di specializzazione da rimborsare. E  il senatore Piero Aiello, primo firmatario del Ddl n.2400, conferma che gli 11mila euro fissati come cifra forfettaria che i medici specialisti riceveranno dallo Stato per la mancata remunerazione durante la scuola di specializzazione tra il 1978 ed il 2006 sono netti.

Ogni dubbio, dunque, è stato fugato. E soprattutto via via che il Ddl si avvicina all’approvazione, vanno delineandosi sempre nuovi dettagli dell’accordo transattivo, come appunto quello relativo alle cifre proposte dal Disegno di Legge. L’iter del provvedimento prosegue spedito al Senato e, come anticipa Aiello, l’obiettivo è farlo arrivare alla Camera dei Deputati già entro la fine dell’anno per l’approvazione.

«C’è grande soddisfazione – afferma il senatore Piero Aiello, primo firmatario del Ddl n.2400, in una recente intervista - nel vedere dove ci sta portando questo percorso laborioso che ha visto nel corso del tempo la presentazione di tre Disegni di legge che poi sono stati uniti in un testo conclusivo, a cui io e altri colleghi abbiamo posto la firma e che ha iniziato l’iter della discussione.  Ora la totalità delle cause vede i colleghi vincere con enormi esborsi da parte dello Stato. Quindi credo che debba ormai essere una convinzione comune da parte della politica che non si può più andare avanti così, anche perché si tratta di spese che gravano sulla Presidenza del Consiglio, la quale penso non debba più sentirsi disposta a spendere inutilmente così tanti soldi. Basta poco per mettere la parola fine. Basta approvare questa norma».

«Ho proposto ai colleghi relatori - conclude Aiello -, in qualità di primo firmatario, di chiedere il percorso privilegiato, in modo da dare alla commissione la priorità deliberante. Se così fosse, si eviterebbe anche un percorso un po’ difficile, eviteremmo di perdere altro tempo per l’aula. Ora vediamo cosa ne pensano i colleghi».


Effettivamente, il contenzioso si trascina ormai da decenni, fin dalle prime direttive europee degli anni ’80, cui sono seguite le condanne della Corte di Giustizia europea (sentenze del 25/02/1999 e del 03/10/2000) e una lunga serie di successi nei tribunali di tutta Italia in favore degli ex specializzandi. Attraverso le azioni collettive, Consulcesi Group ha visto riconoscere oltre 450 milioni di euro in favore dei suoi assistiti, ma il rischio di esborso complessivo per le casse italiane supera i 5 miliardi di euro.