Pronto soccorso tempi lunghi alla Mater Dei

L'ospedale privato sta riorganizzando l'organico

mercoledì 20 agosto 2014

 Cartelle cliniche, lamentati ritardi nelle consegne " Tempi lunghi alla «Mater Dei», clinica privata della Cbh, per l'apertura del pronto soccorso. C'è il problema accreditamenti con la Regione. Lamentati ritardi nella consegna delle cartelle cliniche. Pronto soccorso alla Mater Dei I tempi sono ancora lunghi E i pazienti lamentano ritardi nel rilascio delle cartelle cliniche LUCA BARILE (La Gazzetta del Mezzogiorno)"

La Mater Dei, in questi giorni, è alle prese con una pratica di alta priorità, n pronto soccorso della clinica privata, trasformatasi in un ospedale vero e proprio, resta ancora chiuso in attesa che l'azienda riesca a far quadrare i conti con gli uffici della Regione, preposti all'accreditamento con il servizio sanitario pubblico, a proposito del personale da impiegare.

Per entrare in funzione, serve un piano operativo del reparto di emergenza e urgenza, che garantisca alla struttura di via Hahnemann il passaggio da un'attività di assistenza sanitaria programmata ad un'operatività non stop, 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Un incontro chiarificatore tra le parti è previsto per lunedì prossimo, quando la clinica dovrebbe presentare il proprio modello organizzativo. Sui tempi necessari a concludere la procedura, né la Regione né la direzione sanitaria azzardano previsioni.

A partita conclusa, il pronto soccorso della Mater Dei sarà il quarto presidio di emergenza in città, al pari del Policlinico, il Di Venere e il San Paolo. «Siamo in una fase di confronto costruttivo», spiega Vincenzo Pomo, direttore dell'area politiche promozione della salute, a cui compete il rilascio dell'autorizzazione per l'entrata in funzione e l'accreditamento. «Non discutiamo - aggiunge Pomo - la pianta organica né le caratteristiche della struttura (che sono state verificate dall'Asl, ndr), ma ci interessano le competenze di ogni medico e infermiere». In altre parole, la Regione vuole sapere dal gruppo Cbh - Città di Bari hospital, che è il proprietario della struttura, se il personale che ha esperienza in fatto di ricoveri e day hospital, è preparato a sostenere anche i ritmi della chirurgia d'urgenza, della gestione dei traumatizzati e di tutte le procedure salvavita tipiche di un pronto soccorso. «Sappiamo che l'azienda ha dei medici in esubero, eventualmente da ricollocare - aggiunge Pomo -e la nostra proposta è di avviarli a tirocini in ospedali pubblici sul territorio».

E lavoro, in questi giorni, procede a ritmi serrati nella struttura Cbh. Di riflesso, l'impegno in questioni burocratiche si ripercuote anche sui tempi di risposta alle richieste dei pazienti. Qualcuno lamenta, per esempio, attese troppo lunghe per ottenere la propria cartella clinica, ben oltre i trenta giorni previsti dalla normativa. E direttore sanitario, Annalisa Altomare, fa sapere che fa il possibile per restare nei tempi. La direzione fa sapere anche che a volte si sfora, a causa di un sovraccarico di lavoro, garantendo tuttavia tempi brevissimi di risposta ai casi più urgenti, come i malati oncologici. La Mater Dei è stata autorizzata all'esercizio il 24 marzo scorso, ad esclusione del pronto soccorso. La struttura dispone di 449 posti letto, distribuiti nelle varie unità operative di cardiologia, cardiochirurgia, ginecologia, ostetricia e neonatologia, ortopedia, chirurgia maxillo facciale, con sale operatorie, sala raggi e refertazione, tac, palestra per la riabilitazione, terapia intensiva, ria- nimazione, sala per l'emodinamica, labo- ratorio di analisi e l'obitorio. A pieno regime, ha circa mille dipendenti