La FNOMCeO invita la Regione Puglia a rivedere la circolare sui biosimilari

L'intervento della Federazione dopo la presa di posizione dell'Ordine dei Medici di Bari

venerdì 10 aprile 2015

Sulla vicenda relativa alle modalità di prescrizione dei farmaci biologici e dei farmaci biosimilari nella Regione Puglia, che ha visto l’intervento nel merito dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Bari, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), nel ribadire come la disponibilità dei farmaci biosimilari possa rappresentare un’importante risorsa per contribuire alla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale e garantire la disponibilità diffusa di terapie ad alto costo, rileva come la modalità di verifica della prescrizione posta in essere dalla Regione sia a rischio di inappropriatezza e non dia sufficienti garanzie di sicurezza.

Di fatto, la congruità della prescrizione viene valutata con un procedimento sostanzialmente amministrativo e la valutazione dei “riferimenti della letteratura scientifica” e la eventuale richiesta e valutazione di “ulteriori integrazioni” viene affidata al farmacista, figura professionale che non ha comunque le competenze cliniche per intervenire in materia di diagnosi e terapia. Al farmacista verrebbe così attribuita una responsabilità impropria, della quale sarebbe chiamato a rispondere, in primo luogo, agli assistiti.

Le attività di governo clinico in ambito di diagnosi e cura sono responsabilità diretta del medico, che ne risponde anche quando opera con funzioni di verifica all’interno dell’organizzazione sanitaria.

La FNOMCeO invita pertanto la Regione Puglia a rivedere le sopra richiamate disposizioni a tutela della qualità e della sicurezza delle cure erogate.