Enpam: in arrivo sgravi contributivi

E' stato deliberato di ridurre l'importo del contributo intero di Quota A da 1.410 a 1.075 euro all'anno

lunedì 01 dicembre 2014

(Sole24ore Sanità) Il Consiglio nazionale dell'Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri (Enpam) ha deliberato di ridurre l'importo del contributo intero di Quota A da 1.410 a 1.075 euro all'anno. La delibera votata a maggioranza nella riunione di sabato 29 novembre, prevede anche di destinare fino al 15% di tale contributo a finalità di assistenza "strategica" per favorire l'accesso al credito, alla previdenza complementare, alla tutela sanitaria integrativa e alle coperture assicurative (per responsabilità civile professionale, long term care e inabilità al lavoro). Lo comunica una nota dell'Enpam.

La delibera dovrebbe ottenere già questa settimana il via libera della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri, ma per entrare in vigore necessiterà dell'approvazione anche dei ministeri dell'Economia e del Lavoro.

L'incarico di studiare un'ipotesi di riduzione della quota riservata agli ultraquarantenni, era stato deliberato dal Consiglio nazionale dell'Enpam dello scorso 8 marzo, a seguito della richiesta di contenere gli oneri contributivi avanzata da parte della categoria.

Sempre nella giornata di sabato con un voto a larga maggioranza, il consiglio nazionale dell'Enpam ha anche approvato il Bilancio preventivo per il 2015: la Fondazione, secondo il documento votato, chiuderà il prossimo anno con un avanzo economico di 958 milioni di euro, un saldo previdenziale stabile e una gestione patrimoniale con margini in crescita.
La gestione previdenziale del prossimo anno dovrebbe concludersi per la Fondazione con un saldo positivo netto di 809 milioni di euro.

Sul versante contributivo l'Enpam prevede ricavi per 2,27 miliardi di euro (a fronte dei 2,21 stimati per quest'anno). Prevista una crescita della spesa per le prestazioni previdenziali e assistenziali che, in conseguenza di una platea di pensionati sempre più numerosa, dovrebbe toccare quota 1,460 miliardi euro (1,380 miliardi nel preconsuntivo 2014).

Dalla gestione patrimoniale e finanziaria, la Fondazione si attende un introito di 388 milioni di euro lordi. Il risultato, in accordo ai criteri prudenziali che regolano la compilazione del bilancio, non tiene però conto dell'andamento del mercato, delle prese di valore o delle eventuali svalutazioni, fissando una redditività del patrimonio pari al tasso minimo usato per le proiezioni attuariali (2%).

«A vent'anni dalla legge con cui lo Stato ci ha concesso l'autonomia in cambio dell'assunzione del rischio previdenziale, possiamo dirci fieri del nostro lavoro – ha detto il presidente dell'Enpam, Alberto Oliveti -. Ci muoviamo come un equilibrista sul filo, con una rete di sicurezza costituita da un patrimonio che alla fine del 2015 sfiorerà i 17 miliardi, che ci siamo costruiti da soli. Una rete che ci assicura di poter pagare le pensioni di medici e dentisti per i prossimi 50 anni. Eppure, a fronte di risultati reali, a causa degli interventi del legislatore la nostra autonomia è sempre più virtuale».

Il documento è stato approvato con 90 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astenuti. Approvato con 90 voti favorevoli, 8 contrari e 3 astenuti anche il Bilancio preconsuntivo del 2014. In base al documento votato dal Consiglio nazionale, al termine dell'anno in corso l'avanzo della Fondazione sarà pari a 938.533.120 euro. I ricavi contributivi saranno pari a 2.666.183.050 euro a fronte di una spesa di 1.727.649.930 euro.