Effetti anticoagulanti di Dabigatran, arriva l'antidoto

Idarucizumab, un frammento di anticorpo monoclonale, è in grado di invertire in modo rapido e completo gli effetti anticoagulanti del dabigatran,

lunedì 29 giugno 2015

Doctor33

Idarucizumab, un frammento di anticorpo monoclonale, è in grado di invertire in modo rapido e completo gli effetti anticoagulanti del dabigatran, secondo i risultati di uno studio di fase III appena pubblicato sul New England Journal of Medicine, primo autore Charles Pollack del Pennsylvania Hospital di Philadelphia. «Dabigatran è un inibitore orale della trombina indicato nella prevenzione dell'ictus nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare e nella prevenzione o trattamento della tromboembolia venosa» rammenta l'autore.

E anche se le emorragie accidentali sono meno gravi che con il warfarin, eventi minacciosi possono verificarsi anche con il dabigatran; inoltre, in caso di intervento chirurgico d'urgenza quest'ultimo può aumentare il rischio di sanguinamento peri-operatorio. Per migliorare la protezione del paziente arriva idarucizumab, un frammento di monoclonale che si lega al dabigatran con affinità 350 volte maggiore della trombina.

Dopo i primi incoraggianti risultati l'efficacia del nuovo farmaco è stata verificata in questo studio, il RE-VERSE AD, per Reversal Effects of Idarucizumab on Active Dabigatran. Novanta adulti in terapia con dabigatran con gravi emorragie o che richiedevano procedure chirurgiche d'urgenza hanno ricevuto idarucizumab endovena in due boli di 15 minuti.

E i risultati dimostrano che il monoclonale ha normalizzato i test di coagulazione in una percentuale compresa tra l'88% e il 98% dei partecipanti, e lo ha fatto in pochi minuti, senza eventi avversi. Ma Kenneth Bauer della Harvard Medical School di Boston sottolinea in un editoriale il limite principale dello studio: la mancanza di un gruppo di controllo.

«Senza quello, è difficile valutare i benefici clinici derivati dalla somministrazione di idarucizumab nei pazienti con sanguinamento da dabigatran» osserva l'autore, ricordando peraltro che lo sviluppo di antidoti rapidi e completi è un importante aspetto del trattamento anticoagulante. «Nonostante la notevole dimostrazione di efficacia, servono ulteriori studi per verificare meglio i benefici clinici di idarucizumab» conclude Bauer.

N Engl J Med. 2015. doi: 10.1056/NEJMoa1502000
N Engl J Med. 2015. doi: 10.1056/NEJMe1506600