Influenza, nuova vittima muore donna di 61 anni “Non si era vaccinata”

Era dal primo gennaio in rianimazione: positiva all’H1N1 “Rientrava tra le categorie a rischio, prevenzione necessaria”

sabato 24 gennaio 2015

FRANCESCA RUSSI  (Repubblica Bari)

OLTRE venti giorni ricoverata nel reparto di Rianimazione. Poi, la scorsa notte, il decesso. Per complicanze derivanti dall’influenza. La conferma è arrivata dall’analisi del tampone fatta nei laboratori dell’Osservatorio epidemiologico regionale: positivo all’H1N1. È il caso accertato di morte per influenza numero due in Puglia. Si tratta di una donna di 61 anni di Casamassima, deceduta nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti.

La signora era arrivata al pronto soccorso del Miulli lo scorso 1° gennaio con febbre e grave insufficienza respiratoria. Il passaggio dalla sala rossa alla Rianimazione era stato immediato. Anche perché era stato subito chiaro ai medici che non si trattava di un caso semplice. La donna, infatti, aveva diverse patologie, diabete, obesità e ipertensione, ma era anche stata sottoposta in passato a un trapianto di rene. Le complicanze derivanti dall’influenza l’hanno stroncata.

Il 21 gennaio è arrivata la conferma della positività all’H1N1; il giorno dopo, il decesso. Non ce l’ha fatta.
«Non aveva fatto il vaccino purtroppo - spiega Cinzia Germinario, a capo dell’Osservatorio epidemiologico regionale - pur rientrando tra le categorie a rischio per le quali è opportuno vaccinarsi: la donna, infatti, aveva più patologie. Finora in Puglia in 90mila hanno contratto l’influenza, ma ormai non siamo più in grado di calcolare con certezza quando arriverà il picco perché il calo della copertura vaccinale ha fatto saltare le previsioni e la curva dell’incidenza non accenna a scendere». Nel giro di una settimana, l’ultima, i pugliesi colpiti da influenza sono passati da 5 per ogni mille abitanti a 7,23 per mille.
Per comprendere la portata di queste cifre basta fare un raffronto con lo scorso anno: nella stagione 2013-2014 il picco influenzale a febbraio aveva portato a un massimo di 4 influenzati ogni mille abitanti.
Ad oggi i casi gravi di influenza registrati in Puglia sono 11 tra cui i due decessi: quello del bimbo di 15 mesi al Vito Fazzi di Lecce e quello della 61enne al Miulli di Acquaviva delle Fonti. Non si tratterebbe di H1N1 invece per il 72enne morto due giorni fa sempre al Vito Fazzi di Lecce che sarebbe invece stato stroncato da una meningite. «Non è stata influenza - ribadiscono dall’Osservatorio epidemiologico regionale che ha sede nel Policlinico di Bari - c’era un quadro chiaro di meningite».

«Il bilancio dei pazienti gravi però salirà a brevissimo - avverte la professoressa di Igiene Maria Chironna, responsabile della sorveglianza virologica dell’influenza della Regione Puglia - per ora siamo a quota 11, ma ci sono altri 4-5 casi gravi di sospetta influenza arrivati negli ospedali nelle ultime ore su cui stiamo verificando la positività all’H1N1». L’ultimo proprio ad Acquaviva delle Fonti, al Miulli, dove la scorsa notte è arrivata un’altra paziente 60enne con i sintomi dell’influenza ed è stata ricoverata in Rianimazione.

«La novità di quest’anno è che si tratta di pazienti per lo più giovani - spiega ancora Maria Chironna - all’ospedale San Paolo di Bari è ricoverata una puerpera di 31 anni che aveva appena partorito ed è ritornata in ospedale poco dopo con insufficienza respiratoria, al Vito Fazzi di Lecce c’è un ragazzo di 15 anni. Abbiamo pazienti gravi di 35, 58, 60, 53 e 4 anni. L’età media si è abbassata. E la metà dei casi gravi non aveva comorbilità, era gente che stava bene e non aveva altre patologie ».

Il problema sono proprio i più piccoli: l’incidenza nella popolazione tra 0 e 4 anni è del 17,8 su mille, il picco massimo in questa fascia d’età l’anno scorso era stato del 15.63 nella fase più acuta dell’epidemia influenzale. A seguire c’è la fascia di bambini e adolescenti tra 5 e 14 anni con un tasso di morbosità del 13,98 per mille. L’incidenza influenzale sugli over 64 è di gran lunga inferiore, 4.02 su mille.