Sostenibilita SSN: apertura a fondi integrativi e revisione dei ticket

Incentivare fondi integrativi, polizze assicurative, collettive ed individuali.

venerdì 18 luglio 2014

Fonte: Doctor 33

Fondi integrativi per liberare i cittadini da costi impropri sofferti per curarsi: il Documento sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale licenziato in questi giorni dalle commissioni Bilancio e Affari sociali della Camera li ripropone insieme al superamento del ticket e delle attuali esenzioni di cui oggi beneficia la metà degli italiani.

Dall’esenzione per per patologia si passerebbe a un’esenzione per reddito e in cui il cittadino pagherebbe tutte le prestazioni entro tetti predefiniti a seconda dello scaglione, e oltre non pagherebbe più. La commissione ammette che la Costituzione all’articolo 52 chiede di tener conto di patologie ed invalidità nel modulare l’accesso al Ssn, quindi forme specifiche di esenzione resteranno. Il tutto andrebbe deciso a livello centrale facendo perno sulla riforma del titolo V della Costituzione, “riaccentratrice”. Il documento chiede poi d’incentivare fondi integrativi, polizze assicurative, collettive ed individuali.

La richiesta è di “una maggior defiscalizzazione, i cui oneri per l’erario troverebbero compensazione nella minor pressione che la polizza sanitaria può determinare sulla richiesta di prestazioni pubbliche, diminuendo il numero di prestazioni erogabili dal sistema”. Si chiede poi di affiancare agli esistenti fondi integrativi – “comunque da meglio sviluppare” - i fondi assicurativi “aperti”, sul modello seguito da altri Paesi Ue. Con l’avvertenzza che questi fondi determinano una differenziazione delle tutele offerte dal sistema e il legislatore dovrà tenerne conto. Il documento non risolve una contraddizione interessante: pur constatando che le regioni in piano di rientro hanno risparmiato in pratica il doppio delle virtuose nel 2012 e 2013, “a riprova di quanto sia minimo il margine per correggere inefficienze nel Ssn”, da un’altra parte afferma che illegalità e corruzione fanno il 5-6 % della spesa sanitaria (5-6 miliardi di euro) e invoca il Piano nazionale di riforme, contenuto nel Documento di economia e finanza 2104, per rinforzare con le regioni il monitoraggio dei Lea e promuovere la trasparenza.

Sulla non autosufficienza, in assenza di un inquadramento socio-assistenziale delle prestazioni (Liveas), raccomanda incentivi alle famiglie che svolgono attività di cura, integrando gli istituti regionali e locali (assegni di cura e contributi) con quelli nazionali (assegno di accompagnamento) e garantendo l'integrazione e l'apporto complessivo di tutti i soggetti. Chiede infine meno vincoli alle assunzioni nelle regioni in piano di rientro, tenendo conto dell’avvicinarsi del picco degli esodi nei prossimi anni.

Mauro Miserendino