Anticorruzione, incompatibili cariche politiche e ruoli negli Ordini.

Bianco (OMCeO): approfondiremo ma, nel caso, passo indietro

martedì 28 ottobre 2014

(Doctor 33) Tutti gli Ordini e i Collegi professionali sono soggetti alle norme contenute sia nella legge anticorruzione (190/2012), sia nel decreto legge sulla trasparenza (33/2013) e perciò tra i loro obblighi c’è il divieto di assegnare ruoli dirigenziali a chi già ricopre o ha ricoperto altre cariche amministrative o politiche.

 A sancirlo una delibera del presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone fatta su misura per medici, farmacisti, odontoiatri e infermieri, che sembrerebbe mettere la parola fine al contenzioso tra ordini professionali e ministero della Salute sulla possibilità che i presidenti di Ordine possano anche ricoprire cariche politiche. È il caso del presidente degli Ordini dei medici Amedeo Bianco (Pd), della presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi, Annalisa Silvestro (Pd), e del presidente dell'Ordine nazionale dei farmacisti, Andrea Mandelli (Fi) nonché del suo vicepresidente Luigi d'Ambrosio Lettieri (Fi) che, come noto, siedono tutti in Parlamento.

Una doccia fredda che, pur non entrando nel merito dei singoli casi, non sembra lasciare molto spazio ad alternative per i presidente di Ordine, visto che la delibera ribadisce come gli ordini siano enti pubblici “non economici” e non “enti associativi” e come tali devono sottostare alle norme per la trasparenza e anticorruzione. «Ho visto il parere di Cantone» dice il presidente Fnomceo Amedeo Bianco «ma ci riserviamo di approfondire per capire se il nostro incarico coincida con le fattispecie considerate dalla delibera. Se la questione si ponesse ne prenderemmo atto e ne trarremmo le conseguenze con rispetto della legge dovuto da persone delle istituzioni quali siamo». Nei prossimi 30 giorni l’Autorità dovrà vigilare sul rispetto dell’obbligo, da parte di Ordini e Collegi, di predisporre il Piano triennale di prevenzione della corruzione, il Piano triennale della trasparenza, di adottare il codice di comportamento del dipendente pubblico e di nominare il Responsabile della prevenzione della corruzione.

Trenta giorni nei quali gli Ordini potranno fare le opportune verifiche sul fatto che, come presume Bianco «la carica di presidente di Ordine possa rientrare in una fattispecie differente in quanto elettiva». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Annalisa Silvestro in rappresentanza degli infermieri. «Quando siamo entrati in Senato» dichiara «una commissione ad hoc ha verificato la nostra situazione non riscontrando alcun problema. Ora c'è la delibera Anac e andranno fatte nuove verifiche. Dopodiché se venisse confermata la linea dell'incompatibilità prenderò le misure del caso, facendo quanto di più confacente agli obiettivi che mi prepongo» conclude Silvestro.

Marco Malagutti