Anoressizzanti: a giudizio funzionari, farmacisti e un ufficiale dei carabinieri

La sostanza sotto accusa è la fendimetrazina ancora in commercio in Italia

lunedì 28 marzo 2016

( Corriere della Sera 29 MAR)-Si chiama fendimetrazina ed è una sostanza vietata da almeno 25 anni negli Stati Uniti. In Italia, invece, un’inchiesta della procura romana ha ricostruito che le cose stavano diversamente. E cioè che questa sostanza, estremamente rischiosa, ha circolato liberamente in farmacia senza che il ministero - anche fronte di decessi accertati - ne impedisse la vendita. É stato il magistrato Francesco Dall’Olio, a chiedere cinque anni fa, il ritiro del prodotto dal commercio. Nasce da qui la richiesta di processo per nove persone, fra funzionari del ministero della Salute e farmacisti che stamani sono stati rinviati a giudizio dal giudice per le indagini preliminari Giacomo Ebner per concorso in omissione di atti d’ufficio.Sono accusati di non aver disposto controlli per evitare che venissero preparati in alcune farmacie romane medicinali a base di fendimetrazina, appunto. Secondo gli approfondimenti investigativi il ministero aveva omesso di includere la sostanza nelle tabelle dei farmaci vietati. Tra gli altri, è stato rinviato a giudizio l’ex comandante dei carabinieri del Nas nella Capitale, Marco Datti. Non solo ma anche tre farmacisti, due responsabili dell’ufficio Vigilanza farmacie delle Asl Roma A e C, e due dirigenti dell’ufficio VIII del ministero della Salute, Giuseppe Ruocco e Diego Petriccione. Il processo, che verte su fatti avvenuti tra il 2008 ed il 2011, comincerà il 13 luglio prossimo davanti ai giudici dell’VIII sezione del tribunale di Roma. Prosciolti dalla stessa accusa Marcella Marletta, già direttore pro tempore della Direzione Generale dei dispositivi medici e dei servizi farmaceutici del ministero della Salute, e Germana Apuzzo, ex direttore dell’ ufficio VIII Stupefacenti. L’inchiesta ha generato un nuovo capitolo recente. Quello che riguarda altre molecole anoressizzanti come la fenilpropanolamina, anch’essa inserita nella tabella dei farmaci vietati. Secondo la procura però ancora una volta il ministero avrebbe agito con colpevole ritardo. E il ritiro della fenilpropanolamina (in realtà equivalente alla precedente fendimetrazina) è avvenuto solo durante l’estate 2015. Un ritardo colpevole secondo l’ex procuratore aggiunto Leonardo Frisani che ha avviato un’inchiesta sul punto. Ipotizzando alcune omissioni in atti d’ufficio al ministero. Nel frattempo, in questi anni, il numero delle vittime di farmaci anoressizzanti è salito. Complessivamente in Italia sarebbero morte a causa di diete a base di anoressizzanti decine di persone.