Visite fiscali, parte polo unico, il medico di controllo sarà sempre inviato dall'Inps

Petrone (FIMMG): necessario colmare le carenze dei medici di controllo

mercoledì 30 agosto 2017

Doctor 33

Non cambia l'orario in cui verrà a casa il medico fiscale, ma cambia tutto il resto: da domani 1° settembre, parte il polo unico Inps per le visite fiscali. L'Inps prende in carico anche gli accertamenti medico-legali disposti dalle aziende della Pubblica amministrazione sulle assenze per malattia dei loro dipendenti, per una stima di 3 milioni di lavoratori (che nel 2015 hanno presentato 6 milioni di certificati, due ad addetto). La competenza delle visite domiciliari di controllo, fin qui spettante alle Asl, passa ai circa mille medici fiscali dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, come previsto dal decreto legislativo 75 del 27 maggio 2017 (testo unico sul pubblico impiego) in attuazione della riforma della Pa. Vedranno arrivare a casa medici Inps -anzi del Polo Unico Inps- e non più dell'Asl i dipendenti scuole ed amministrazioni dello stato, regioni, comuni ed enti del Ssn, camere di commercio e persino magistrati e personale diplomatico. Peraltro, come confermano le disposizioni del messaggio istituzionale Inps del 9 agosto 2017, resta per ora escluso dai controlli dei medici del Polo Unico il personale di Esercito, Marina e Aeronautica militare, Guardia di Finanza e Carabinieri, Polizia di Stato e Penitenziaria, Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e quello di enti pubblici economici, enti morali, aziende speciali. Le amministrazioni interessate potranno richiedere la visita di controllo con gli applicativi informatici offerti da Inps, a sua volta il lavoratore dovrà comunicare loro eventuali assenze da casa perché se ne informi tempestivamente l'Istituto. 

Nulla cambia invece, finché non interverranno decreti attuativi ad hoc, nella disciplina delle fasce orarie di reperibilità. Che sono diverse tra pubblico e privato, nel primo l'orario è 9-13 e 15-18, nel privato è 10-12 e 17-19 anche nei giorni festivi. Ieri in conferenza stampa il presidente Inps Tito Boeri ha prefigurato fasce orarie ampliate a sette ore anche nel privato, dunque parificate, sottolineando come nel pubblico peraltro la percentuale delle visite sarà molto superiore a quella del privato che al momento è del 5% sui certificati presentati. Intanto cresce tra i medici fiscali l'attesa di misure ad hoc per rimediare alle carenze che in questi anni si possono esser generate a livello locale (questi medici erano 300 in più prima che a maggio 2013 l'Inps tagliasse le visite disposte d'ufficio e con quelle il reddito di molti di essi). Ma soprattutto, sottolinea il segretario di settore di Fimmg Alfredo Petrone, si attende l'uscita di un atto di indirizzo per «un Accordo collettivo nazionale tra Inps e sindacati di categoria più rappresentativi che migliori il servizio e consenta la stabilizzazione di tutta la categoria».