Gli Ordini dei Medici pugliesi: “Basta con la demagogia sulle liste di attesa.

Servono piuttosto una riforma, più risorse e un confronto sulle politiche sanitarie”.

giovedì 19 marzo 2015

Gli Ordini dei Medici pugliesi: “Basta con la demagogia sulle liste di attesa. Servono piuttosto una riforma, più risorse e un confronto sulle politiche sanitarie”.

Pur comprendendo le difficoltà economiche in cui versa la nostra Regione, gli Ordini dei Medici delle Province Pugliesi ritengono doveroso che il Governo regionale non chiami in causa scuse pretestuose per giustificare le liste di attesa, ma responsabilmente ammetta che sono frutto di una stagione di tagli e sacrifici. Solo l’impegno e lo spirito di servizio dei medici e di tutti gli operatori sanitari ha consentito finora, nonostante le gravissime carenze, di garantire in ogni caso l’assistenza ai cittadini.

 

19 Marzo 2015. Le lunghe liste di attesa in Puglia rappresentano l’indicatore più importante della diseguaglianza che affligge il nostro sistema sanitario regionale. Diseguaglianza che è la diretta conseguenza della gravissima carenza di personale medico e sanitario, causata dalle scellerate politiche economicistiche operate negli ultimi anni nella nostra Regione.

Gli Ordini dei medici delle Province pugliesi apprezzano le dichiarazioni del capigruppo Pino Romano, che riconosce l’impegno dei medici per ridurre, per quanto possibile, le liste di attesa in Puglia. E si associano al capogruppo Ignazio Zullo quando marca come “un’ingiustizia il tentativo di scaricare le responsabilità su chi, con enormi disagi, si sottopone anche a turni di lavoro massacranti pur di non far mancare ai cittadini i livelli minimi di assistenza sanitaria”.

Come anticipato in tempi non sospetti dagli Ordini, la sola apposizione dei codici di priorità sulle ricette da parte dei medici prescrittori non è, infatti, sufficiente a risolvere il problema delle liste di attesa nella nostra Regione, visto che ancora oggi non sono attive in molte ASL le agende per priorità e lì dove presenti spesso sono chiuse, impropriamente, per mancanza di personale.

Senza gli operatori sanitari non si possono aumentare le disponibilità per eseguire le prestazioni, né si possono chiedere ai singoli medici prestazioni “a cottimo” per gli evidenti rischi che ricadrebbero sulla salute pubblica.

Per queste ragioni gli Ordini dei medici delle Province Pugliesi chiedono al governo regionale maggiore trasparenza. Pur comprendendo le difficoltà economiche in cui versa la nostra Regione, gli Ordini ritengono doveroso che il Governo regionale non chiami in causa scuse pretestuose per giustificare le liste di attesa, ma responsabilmente ammetta che sono frutto di una stagione di tagli e sacrifici. Solo l’impegno e lo spirito di servizio dei medici e di tutti gli operatori sanitari ha consentito finora, nonostante le gravissime carenze, di garantire in ogni caso l’assistenza ai cittadini.

A oggi, non si è avuta risposta da parte dell’amministrazione regionale alle continue sollecitazioni degli OMCeO pugliesi affinché si aprisse un confronto sulle politiche sanitarie programmate. Per questo gli Ordini dei medici pugliesi ribadiscono l’invito alla Regione ad istituire un tavolo sulle politiche della professione, quale misura imprescindibile per affrontare i gravi segnali di crisi della sanità in Puglia, che investono l’autonomia e l’indipendenza dei medici e il diritto alla salute dei cittadini.