Ddl Balduzzi bis, presentati 2 emendamenti per valorizzare formazione in medicina generale.

Scotti: accolta nostra proposta originaria

martedì 04 dicembre 2012


Arrivano le prime notizie sugli emendamenti presentati in commissione Igiene e Sanità al Ddl 2935 di (il cosiddetto ddl Fazio ora ribattezzato “Balduzzi bis”).

In particolare sono due gli emendamenti volti a valorizzare la formazione in medicina generale. Emendamento 13.7: dopo il comma 4 aggiungere il seguente “4-bis. Nell’ambito del patto della salute vengono definiti gli indirizzi da attuare nell’ACN di categoria, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, per le modalità, criteri e procedure per valorizzare, ai fini della formazione specifica in medicina generale, l’attività remunerata professionalizzante svolta dai medici in formazione presso i servizi dell’azienda sanitaria e della medicina convenzionata” - presentato da Calabrò, Rizzi, Castiglione, Fosson, Gustavino.

Emendamento 13.5:

dopo il comma 3 venga aggiunto il seguente comma 3-bis: “In sede di rinnovo dell’Accordo collettivo nazionale di cui al comma 6 dell’articolo 1 della legge 8 novembre 2012, n. 189, è garantito ai medici in formazione in medicina generale un trattamento economico complessivo almeno pari a quello dei medici in formazione specialistica, attraverso la remunerazione delle attività assistenziali professionalizzanti presso i servizi dell’azienda sanitaria e della medicina convenzionata” – presentato da D’Ambrosio e Lettieri
“Siamo soddisfatti che la proposta  originaria della Fimmg sia stata raccolta in questi emendamenti – ha commentato il vice segretario nazionale Silvestro Scotti – Come sindacato siamo disponibili a dare il nostro contributo per l’attuazione di questo percorso che porti la formazione in medicina generale ad avere lo stesso trattamento economico della specialistica e ci aspettiamo, nel caso della loro duplice approvazione, che le Regioni nell'atto di indirizzo per il rinnovo dell'ACN, si propongano coerentemente a questi obiettivi di equità formativa e retributiva”.

 "Gli emendamenti vanno nella direzione di individuare  attività compatibili professionalizzanti da integrare a pieno titolo nel percorso formativo  - ha detto Giulia Zonno, vice coordinatore nazionale di Fimmg Formazione - attività per le quali sarà prevista una remunerazione aggiuntiva che permetterebbe ai medici in formazione specifica in medicina di avere un trattamento economico complessivo almeno pari a quello dei colleghi in formazione specialistica, permettendo già durante il triennio formativo con modalità da definire un primo necessario accesso alla professione”.

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