«Sulla telecardiologia non ci sono ombre»

Interviene Il gestore del servizio dopo l'esposto della Regione

giovedì 28 agosto 2014

La Gazzetta del Mezzogiorno 

La gestione del servizio di telecardiologia è stata fatta seguendo le prescrizioni del contratto di appalto. È la posizione espressa dalla società Cardio On Line Europe, affidataria del servizio, all'indomani dell'esposto che la Regione ha presentato alla procura di Bari per segnalare alcune presunte irregolarità. Un esposto che ha portato all'apertura di un fascicolo, affidato al procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno.

Cardio On Line risponde così alla ricostruzione dei contenuti dell'esposto fatta dalla «Gazzetta»: in buona sostanza, dopo una verifica amministrativa, la Regione avrebbe rilevato che da un lato la società non avrebbe ottemperato all'obbligo di assumere i cardiologi addetti al servizio, e dall'altro il bando ha messo a base di gara un livello di prestazioni (180 elettrocardiogrammi al giorno, più il 20%) più basso di quello erogato al momento della firma, così da far scattare da subito una terza equipe che ha portato il costo da 1,2 a 1,8 milioni di euro l'anno.

Costi extra che adesso vengono contestati. «Si rende necessario spiegare ai lettori - dice la nota di Cardio On Line in merito alla questione del personale -che l'attenta disamina degli atti consente di affermare che non risponde al vero che, per contratto, i cardiologi addetti al servizio "avrebbero dovuto essere assunti". Pertanto il loro reclutamento a consulenza non viola in alcun modo il dettato contrattuale e, quindi, ogni perplessità al riguardo non ha ragion d'essere. Ne deriva che ogni connessa illazione circa l'entità dell'utile d'impresa in tal modo conseguito, è del tutto fuori luogo».

Per quanto riguarda la clausola sulla terza equipe, la società ritiene il motivo sia da ricercarsi nei quasi due anni trascorsi tra la pubblicazione della gara e la firma del contratto. «La gara - prosegue la società - è stata bandita nell'anno 2008 allorché lo standard era di 130 ecg/giorno mentre, per insorti ed imprevedibili ritardi determinati dal ricorso presentato da altro concorrente al Tar ed al Consiglio di Stato, viste anche le buone ragioni di Cardio On Line Europe, solo nel 2010 si è potuto procedere alla sottoscrizione del contratto. Ebbene nel 2010 gli Ecg mediamente prò die erano divenuti 258».

Per questo, dice la società, «il considerevole incremento di prestazioni poteva essere solamente auspicabile ma non sicuramente prevedibile e meno che mai certo fin dall'inizio, tanto da autorizzare chicchessia ad adombrare maliziosi ed opportunistici comportamenti da parte del firmatario del contratto». In più, secondo Cardio On Line, «si può agevolmente sfatare ogni malevola interpretazione di quanto è accaduto semplicemente spiegando che il maggior numero di richieste di intervento trae origine dal fatto che la Regione Puglia, nell'aprile 2009 ha invitato l'intera popolazione pugliese ad avvalersi dell'operato del 118. Con ciò senza trascurare il determinante contributo dovuto all'impeccabile ed efficace servizio prestato da Cardio On Line Europe».