Razzìa dì farmaci costosi nel deposito Asl di Putignano
Magro bottino Ladri in fuga con materiale dal valore di appena 20mila euro, ma sono stati messi in fuga dall'arrivo dei carabinieri
martedì 07 gennaio 2014
" Avevano avuto informazioni precise i ladri che nella notte tra sabato e domenica hanno tentato di svuotare la farmacia della Asl nell'ex ospedale di San Michele, a Putignano. Ma l'arrivo di una pattuglia dei carabinieri ha costretto la banda ad una fuga precipitosa, arraffando preziosi farmaci per circa 20mila euro e lasciando sul posto prodotti per un valore dieci volte superiore.LUCA NATILE (La Gazzetta del Mezzogiorno)
«La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte, attraversa tutti i tetti porta via farmaci e confetti ». È la variante della filastrocca dedicata alla cara vecchia Befana recitata la notte dell'antivigilia dell'Epifania nell'ex nosocomio San Michele in Monte Laureto di Putignano, dove trova ancora albergo la «vulnerabile» farmacia ospedaliera, dalla quale sono stai portati via 20mila euro di medicinali. Puntuale come un orologio svizzero, dopo aver ricevuto l'imbeccatta giusta, la banda dei «soliti ignoti» è tornata alla carica nella notte tra sabato e domenica scorsa, con un tempismo a dir poco sospetto.
Meno di due settimane fa, infatti, le scorte dei medicinali (chemioterapici, antinfiammatori, biologici, antitumorali) sono state rimpinguate in maniera adeguata al fabbisogno del territorio. E la farmacia del San Michele si è trasformata in una specie di «forziere», ricolmo di tesori: flaconi, fiale, pillole ad alto costo. I ladri hanno atteso il momento propizio che si è presentato durante il lungo «ponte» della Befana. Non hamio neppure provato a forzare l'ingresso principale, recentemente blindato, ma con il minimo sforzo sono riusciti a forzare una finestra, dalla quale hanno cominciato a prelevare buste piene di sciroppi, fiale e blister. Tutto facile, ma quando credevano di avere già in tasca il biglietto vincente della lotteria di Capodanno (il valore complessivo dei medicinali che hanno avuto a portata di mano supera i 300 mila euro ) sono arrivati i carabinieri della stazione cittadina (al comando del luogotenente Bartolomeo Nucci) a guastare loro la festa.
Avvertiti per tempo hanno arraffato quello che potevano in pochi minuti e intorno alle 2.30 se la sono data a gambe levate riuscendo a non farsi scorgere dalla pattuglia dei militari, impegnati nella ronda di routine. Bottino magro, poco più di 20mila euro e del loro passaggio non rimane che una finestra forzata, il deposito messo a soqquadro, una catasta di medicinali abbandonati. A quanto pare le telecamere del sistema di video sorveglianza non erano in funzione.
È la seconda volta che il Monte Laureto - oramai un ex ospedale in via di smantellamento, come la maggior parte delle strutture sanitarie putignanesi -viene preso d'assalto dai ladri di farmaci. È già successo lo scorso agosto e in quella circostanza il bottino fu molto più ricco, quasi 400mila euro. Le indagini per risalire ai responsabili sono nelle mani dei carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle e della stazione di Putignano. Gli investigatori al momento hanno davanti un mosaico da comporre, con diverse tessere da incastrare. E sospetto principale è che ci sia una «regìa unica», al vertice di una sorta di «holding» dei ladri di farmaco.
Una banda superspecializzata, dunque, che da più di un anno ha messo l'azienda Policlinico e la Asl Bari al centro delle sue strategie criminali. A Putignano i ladri sapevano bene dove andare e cosa prendere. Hanno ricevuto l'imbeccata al momento giusto da una «talpa» che li messi al corrente del fatto che la farmacia era stata rifornita di farmaci costosi. Sabato notte infine «avevano una «sentinella» appostata sulla strada per il San Michele che li ha allertati quando ha visto arrivare la macchina dei carabinieri, informandoli sul giro che avrebbe fatto la pattuglia all'interno dei viali dell'ex ospedale. Insomma c'è qualcuno (e forse più di qualcuno) che appartiene alla organizzazione e che dispone di notizie di primissima mano su quel che accade nelle Asl.
Bari e Barletta-Andria-Trani, sono le due province più tartassate d'Italia in una regione che negli ultimi 25 mesi ha lamentato ben 15 razzie (colpite anche le province di Brindisi e Taranto), ed è quella messa peggio dopo la Campania (16) per furti di medicine preziose, soprattutto antitumorali e immunosoppressori. Farmaci biologici, di nuova generazione, sintetizzati attraverso sofisticate e costosissime procedure di Dna ricombinante. Il business dei farmaci è il nuovo affare della malavita che sta lucrando milioni di euro a spese del Servizio sanitario nazionale. Dalle farmacie italiane sono spariti negli ultimi sette anni oltre 17 milioni di euro in medicine preziose (Enbrel, Umira, Rebif, Orencia, Cetuximab solo per fare alcuni nomi), con un'impennata a partire dal 2012 che ha segnato un aumento del 70 % negli ultimi 12 mesi. Bari, Barletta-Andria-Trani e Napoli sono i centri più colpiti con il 20% dei 61 furti di farmaci negli ultimi 7 anni.
I grandi ospedali sono quelli maggiormente presi di mira, il Policlinico ad esempio ci ha rimesso un milione di euro. I ladri sono informatissimi non solo su cosa c'è nei dispensari, ma ancne su come accedervi. Merce preziosa che viene assorbita dal mercato nero in particolare quello della Grecia, dove molte aziende hanno sospeso la distribuzione per l'insolvenza dei clienti, e in Albania, Romania, Bielorussia, Ucraina, Moldavia. Le farmacie ospedaliere del Policlinico, del San Paolo e del Cto di Bari (per due volte), quelle del Miulli di Acqua-viva delle Fonti, del Dimiccoli di Barletta, del Vittorio Emanuele II di Bi-sceglie, del San Nicola Pellegrino di Trani, del Florenzio Jaia di Conversano, del San Michele in Monte Laureto di Putignano sono i tasselli di un mosaico che sembra disegnare una strategia criminale che coinvolge esponenti della malavita locale.
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