Vaccini: Iss, aggiungere il pneumococco ai 12 obbligatori

Documento inviato alla Commissione Sanità: è un'importante causa di morbosità

lunedì 19 giugno 2017

Dott-Net

La lista delle vaccinazioni rese obbligatorie dal decreto recentemente varato dal Governo potrebbe essere variata aggiungendo quella per lo pneumococco. Lo suggerisce un documento inviato alla commissione Sanità del Senato dall'Iss, appena pubblicato sul sito dell'Istituto. "Le malattie pneumococciche rappresentano un'importante causa di morbosità nel bambino nei primi 5 anni di vita e la sua esclusione costituirebbe un problema anche in termini comunicativi con la popolazione - scrive l'Iss nel documento - generando l'errata percezione che si tratti di una vaccinazione meno importante delle altre. Peraltro l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha più volte indicato negli scorsi anni come la vaccinazione anti-pneumococcica sia quella a più alta priorità di introduzione ed applicazione in tutti i Paesi del mondo".

Il documento ribadisce l'efficacia delle vaccinazioni, e ricorda i numeri del calo delle coperture visti negli ultimi anni. "Le coperture per i vaccini contro il meningococco e lo pneumococco, disponibili per 14/21 regioni - spiegano ad esempio gli esperti -, mostrano un incremento notevole in 5 anni (dal 2007 al 2011, si passa dal 47,1% al 71,7% per il meningococco C e dal 47,4% al 79,6% per lo pneumococco). Come effetto, si osserva una diminuzione dei casi di N. meningitidis C, una riduzione nell'incidenza di Malattie Batteriche Invasive da pneumococco nella fascia pediatrica. Dati sull'epidemiologia dell'epatite B mostrano come ci sia un trend in netta diminuzione della malattia dopo l'introduzione della vaccinazione nei nuovi nati e nei dodicenni nel 1991". Gli esperti citano anche l'esempio del morbillo in California, con un netto aumento delle coperture in corrispondenza della decisione di renderlo obbligatorio per l'iscrizione a scuola.