Chirurghi Acoi, ticket Pronto soccorso? Li paghino medici base

La provocazione: "Lorenzin ha ragione, federalismo sanitario ha fallito"

mercoledì 25 febbraio 2015

Roma, 24 feb. (askanews) - "I ticket per i codici bianchi dovrebbero essere prelevati non sulle tasche dei cittadini, ma dai budget dei medici di base che hanno inviato in maniera impropria persone al pronto soccorso. E quei fondi dovrebbero essere utilizzati per incentivare i medici che svolgono servizio nella rete di emergenza". E' la provocatoria proposta dei Chirurghi ospedalieri ACOI in risposta alle dichiarazioni del ministro Lorenzin relative agli italiani che usano in modo improprio i Pronto Soccorso degli ospedali.

"Il federalismo sanitario, come giustamente dice il Ministro Lorenzin, ha fallito - sottolinea il presidente dell'Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi), Diego Piazza - perché invece di essere una risorsa a favore dei cittadini, e'diventato una risorsa dei politici, che lo hanno utilizzato come merce di scambio a fini elettorali. Mancando i servizi sul territorio, che dovrebbero essere in buona parte effettuati dai medici di medicina generale, si ingolfano i nostri pronto soccorso".

E aggiunge: "I medici che lavorano nella rete di emergenza dovrebbero essere incentivati sia professionalmente che economicamente per evitare fughe da posti di lavoro usuranti e rischiosi. Se la "malapolitica" non riesce a gestire un servizio fondamentale come quello sanitario, e'doveroso un intervento dello Stato centrale per garantire il diritto costituzionale alla salute".