Sanità, Emiliano chiama l'ex manager di Fitto

Incarico (gratuito) a Morlacco per 12 mesi L'ex direttore Ares consigliere per il riordino

mercoledì 15 giugno 2016

La Gazzetta del Mezzogiorno
 Le nomine arriveranno nei prossimi giorni. Si tratta di un altro dei pezzi di Maia, il modello con cui Michele Emiliano vuole guidare la Regione: il «consiglierato del presidente» è una specie di think tank in cui far confluire tutti gli esperti nelle materie di interesse dell'esecutivo pugliese. Ma i nomi scelti per la sanità sono importanti, tanto che qualcuno parla già di un assessorato ombra. A Francesco Schittulli, oncologo, già candidato alle scorse elezioni regionali e già indicato da Emiliano come suo consigliere, si aggiunge infatti Mario Morlacco, Ulcerino, per oltre trent'anni tra i più importanti dirigenti pubblici della sanità italiana.

 Morlacco non è un personaggio qualunque, né in Puglia né altrove. E non solo perché dal 2001 al 2008 è stato il primo direttore generale dell'Ares, l'agenzia regionale per la sanità, che l'allora presidente Raffaele Fitto modellò proprio a immagine e somiglianza del suo manager più in vista: la legge istitutiva dell'agenzia è rimasta sempre quella di allora. Dopo aver lasciato la Puglia, Morlacco è stato mandato dal ministero dell'Economia al capezzale delle Regioni alle prese con i piani di rientro sanitario: dal 2008 tre anni in Lazio, poi dal 2011 sub-commissario in Molise e in Campania, incarico quest'ultimo che ha lasciato a dicembre passando dai 500 milioni di perdite del 2008 ai 128 milioni di avanzo dello scorso anno. Oggi che ha raggiunto 68 anni Morlacco è rimasto solo vice-presidente del gruppo Neuromed ma è ufficialmente in pensione.

Tuttavia ha accettato il contratto di consulenza annuale gratuita (lo sono tutti quelli in arrivo) proposto da Emiliano. Per fare che? Non è un segreto che il presidente-assessore vorrebbe dare un'acce-lerata ai provvedimenti di riordino del sistema sanitario. E probabilmente spera di fare sponda con l'autorevolezza di Morlacco nelle stanze del Mef dove è stato di casa per due decenni. Emiliano, del resto, non può stare dietro a tutti gli impegni operativi romani che riguardano la sanità, e il suo capo dipartimento Giovanni Gorgoni deve occuparsi (anche) dell'ordinaria amministrazione. Ma, di certo, Emiliano avrà messo in conto anche i contraccolpi che potrebbero verificarsi con il ritorno di Morlacco nelle stanze in cui per 7 anni è stato più importante di un assessore. «Sarebbe un onore - dice il manager Ulcerino - poter fare qualcosa per la sanità della mia regione».

Allo stesso modo, il presidente della Regione avrà messo in conto le critiche per la scelta di Schittulli. La sua nomina a consigliere del presidente era stata già annunciata mesi fa, ed aveva provocato una pioggia di critiche da parte dei grillini: «Uno sfidante alle elezioni che passa dall'altro lato della barricata», l'obiezione rimbalzata per settimane. Schittulli, oncologo, è anche presidente della Lilt, la Lega italiana per la lotta ai tumori, nonché un dipendente della sanità privata. Emiliano vuole probabilmente attingere all'esperienza nello specifico settore in cui Schittulli opera da sempre: non è un caso se il medico barese abbia anche partecipato, la scorsa settimana, alla riunione tra direttori generali che ha «benedetto» la nascita del nuovo polo oncologico nell'Ireos «Giovanni Paolo II», con il trasferimento dei reparti da San Paolo e Di Venere di Bari.